M5s, Gramsci e Padre Pio

PIAZZA GRAMSCI

L’INIZIATIVA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI TERRASINI DI INTITOLARE UNA PIAZZA DEL PAESE A PADRE PIO, È STATA FORMALIZZATA E DEPOSITATA PRESSO GLI UFFICI COMUNALI.

RICHIESTA AL COMUNE SU PADRE PIO

 

Padre PioCarta intestata e poche parole indirizzate al Sindaco, al Presidente del Consiglio e all’Ufficio Toponomastica del Comune, per farsi interpreti della volontà popolare di intitolare a Padre Pio «lo slargo compreso fra le vie Bellini e Pitré».

Nulla da eccepire sulla lodevole iniziativa dei 5 Stelle di GramsciTerrasini se non fosse che “lo slargo” in questione è già da molti anni intitolato con una precisa delibera e relativo atto certificato ad Antonio Gramsci, fondatore del Partito comunista italiano, morto nelle carceri fasciste, grande figura di intellettuale che travalica le appartenenze politiche e ideologiche vecchie e nuove.

Ciò che stupisce non è tanto l’oggetto in sé della richiesta (del tutto plausibile) quanto il fatto che, a un Movimento politico così attento e addentro alle cose terrasinesi, sia sfuggito questo particolare non di poco conto.

(Giu.Ru.)

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6 comments on “M5s, Gramsci e Padre Pio
  1. Un po’ disantenti sti ragazzi del M.5stelle di Terrasini, lodevolissima iniziativa di voler intitolare una via o una piazza a San Pio, ma scegliere un luogo gia’ intitolato da diversi decenni ad una grande figura storica, per quello che A, Gramsci ha rappresentato per L’,Italia Antifascista , inoltre va’ ricordato che l’intitolazione servi’ a togliere a p/zza Gramsci quell’odiosa intitolazione di SOMALIA. Che oggi i cittadini di Terrasini sentano la giusta esigenza di intitolare,una via, una piazza o quant’altro a San Pio deve spingere i promotori alla ricerca di luoghi da valorizzara senza cercare di cancellare la memoria.

  2. STRADE…
    Non entro in merito a una polemica che mi sembra inutile. La statua di padre pio è lì e l’intestazione al suo nome, che la gente del posto ha fatto già automaticamente, potrebbe starci bene. Nessuna offesa a Gramsci, mi sembra anche inutile il commento che la cosa, deliberata “tanti anni fa” sia sfuggita all’attento movimento pentastellato: chi doveva dirglielo? E poi, perché nessuno di quelli che ora si inalberano è mai intervenuto per chiedere che a quella lontana delibera fosse data esecuzione? In tal senso faccio presente che l’Associazione Impastato ha scovato nel 2012 una delibera, fatta tre anni e mezzo prima, per l’intestazione di una strada a Felicia Bartolotta Impastato, madre di peppino, ne ha chiesto l’esecuzione e il sindaco Cucinella ha accolto l’istanza, presenziando alla cerimonia di apposizione della lapide: così Terrasini è l’unico comune ad avere intitolato una strada a questa grande donna. Per Gramsci si può fare, senza dubbio, qualcosa di più importante. E poi, perché non chiedere intitolazioni di strade, per par condicio, a Giovanni Paolo Secondo e a Berlinguer? Per non parlare di San Francesco Personalmente ritengo che, invece di guardare lontano, si dovrebbero valorizzare personaggi locali, soprattutto quelli che hanno lasciato un segno in questo paese. Per esempio, Giuseppe Maniaci, il sindacalista ucciso dalla mafia a Terrasini nel 1947. In tal senso faccio presente che circa due anni fa ho presentato, purtroppo solo per email, al Sindaco, la proposta, rimasta senza riscontro, di intitolare una strada a Vincenzo Vitale , non tanto e non solo perché era mio padre, ma perché è stato per Terrasini un punto di riferimento, sia per impegno civile, sia perché ha formato, senza chiedere nulla, una generazione di musicisti locali, sia pure dilettanti, e perché ha scritto due libri, (cosa che, nel deserto culturale che ci circonda non capita spesso) uno di poesie, dal titolo “La vita non ha meta”, , l’altro di narrativa, dal titolo “Tutto è destino”, che racconta strani fatti locali, ma anche l’esperienza della sua partecipazione alla guerra civile spagnola nel 1936. A questo libro “Terrasini oggi” ha fatto recentemente riferimento in un’intervista a Faro Lo Piccolo sulla ricorrenza della festa dell’Assunzione, così come il vecchio “Terrasini oggi” comunicava la scomparsa di quest’uomo in un articolo dal titolo “Morte di un poeta” nel marzo 1986. Ecco, questa credo sia una proposta che il vostro “giornale” potrebbe promuovere, anche perché Vincenzo Vitale è autore di quello che può considerarsi l’inno di Terrasini, la bella canzone “Terrasini Favarotta”, che sarebbe il caso di riproporre nelle manifestazioni musicali e nelle scuole. Ciao a tutti

  3. “Da che pulpito viene la predica”

    Mai frase fù più calzante in questo articolo.

    Sia l’autore dell’articolo che un commentatore un certo “mimmo infantolino ISCRITTO CIRCOLO P.D TERRASINI”così si dichiara, non mancano si segnalare a modo loro “Un po’ disattenti sti ragazzi del M.5stelle di Terrasini “

    Se non fosse che “sti ragazzi “ prima di fare qualcosa studiano, e si informano, e studiando studiando mettono in luce le mancanze, e/o le inadempienze delle passate amministrazioni di questo nostro “povero” paese.

    Se poi mettiamo sul piatto anche che chi critica adesso, era dentro la macchina comunale nel passato il cerchio si CHIUDE. Loro cosa hanno fatto ? bella domanda a cui però non avremo mai risposta.

    Comunque “Sti ragazzi “ in data 15 dicembre hanno protocollato un’altra richiesta chiedendo che:
    ” si onorasse la memoria, finalmente, dopo tanti anni, intitolando all’autore dei “quaderni del carcere”, una via o una piazza di Terrasini e che la richiesta per Padre Pio ponga all’attenzione dell’Amministrazione la contemporanea intitolazione a Gramsci, senza mettere le due cose in ingiusta e stucchevole contrapposizione. Siamo a conoscenza che l’Amministrazione sta già pensando di onorare Terrasini di due vie a Mattarella e Moro.”

    Nessuno ha mai pensato di cancellare la Memoria, particolare di non poco conto.

    • Per la verità mi sarei volentieri astenuto dall’intervenire se non fossi stato chiamato in causa dall’anonimo estensore del commento (“Giuseppe”) che, sia pur velatamente, mi “accusa” di aver manipolato la “notizia”. Colgo tuttavia l’occasione per tentare di fare un minimo di chiarezza generale su una questione che, per la verità, non varrebbe neppure la pena insistere.
      Nella mia nota mi sono soltanto limitato a mettere in risalto una notizia in modo del tutto asettico (si pregano gentilmente i commentatori -che ringrazio a prescindere- di rileggere meno frettolosamente il mio articoletto). Nessun intento di scatenare chissà quali guerre più o meno religiose o ideologiche. Infatti in esso veniva unicamente sottolineato che “lo slargo” indicato nella lettera dal M5s era già stato intitolato ad Antonio Gramsci.
      Non comprendo pertanto certi commenti più o meno coloriti, né il sovraccarico di significati attribuiti sia alla lettera dei 5S che all’articolo. La lettera dei pentastellati nasceva infatti -a mio modo di vedere- dalla “non conoscenza” della pregressa intitolazione (Gramsci). Se poi la tabella, così come avvenuto in tante altre occasioni non è stata mai collocata o staccata e non rimessa, questa è altra questione. E mi meravigliavo (è forse vietato meravigliarsi?!) per il fatto che, a un Movimento così attento, impegnato e informato sulla storia del paese, fosse sfuggito un tale particolare. Perché sottolineavo questo passaggio? Perché un Movimento politico (non un’associazione qualsiasi) non dovrebbe incorrere in simili infortuni, anche se di così scarsa portata. Tutto qui. Prima di rendere pubblico un atto, ci si informa, si chiede … ci si documenta così come accaduto in altre ben più gravi circostanze e contesti in cui il M5s ha avuto un ruolo centrale.
      Allora, sia chiaro: avrei rilevato l’incongruenza anche se lo “slargo” fosse stato intestato tanti anni fa a Don Sturzo. Non credo, visti gli atti oggettivi, di aver “segnalato” a “modo” MIO. La LETTERA UFFICIALE del M5S è lì e chiunque può (ri) leggerla, così come può rileggere l’articolo. Se alcuni vi hanno voluto leggere dell’altro o lo hanno sovraccaricato di significati impropri, non è certo mia la colpa. Il fatto infine, che il M5S, nel successivo comunicato (16/12), precisi meglio il senso della propria iniziativa, non può che contribuire a chiarire il tutto e a placare una tempesta scoppiata in un bicchier d’acqua. Grazie!

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