TURISMO. ECCO COM’È TERRASINI E COME POTREBBE ESSERE

 

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La “Praiola” e i faraglioni di destra

 

Terrasini e il turismo. Pubblichiamo un contributo per Terrasini Oggi di Dario Ferrante, uno dei massimi esperti di turismo in Sicilia. Che dice:
«Terrasini potrebbe diventare un polo turistico di eccellenza. Basterebbe poco. Da imprenditore turistico ho provato a spostare flussi turistici a Terrasini, ma per la mancanza di strutture ricettive adeguate unite alla mancanza di eventi e attrattive culturali sono stato costretto a spostare altrove la programmazione prevista».

 

di Dario Ferrante*

 

 

FERRANTE

Dario Ferrante su “I Love Sicilia”, che recentemente gli ha dedicato un articolo.

Ho sempre trovato speciale Terrasini. Tanti ricordi legati alla mia adolescenza, al periodo scolastico. Quelle estati magiche a casa dei compagni di scuola e amici che si trasferivano per le vacanze. Giornate memorabili. Erano gli anni d’oro di Città del Mare.

Tornai a Terrasini negli anni successivi ed ho sempre amato quell’atmosfera turistica che si respirava: eventi, concerti, bella gente, lo struscio in piazza e nel lungomare, la spiaggia, la pizza da Basile con gli amici, gli incontri con un mondo variopinto e multiculturale.

Da “adulto” (e imprenditore turistico) sono tornato a Terrasini una decina di anni fa. Consapevole delle sue incredibili potenzialità (avendo tutto quanto il turista chiede e cioè tradizione, mare, negozi, ristoranti, centro abitato, vicinanza all’aeroporto e posizione logistica perfetta per scoprire la Sicilia occidentale) ho provato a convogliare flussi turistici dalla Germania e Svezia. Turisti non interessati a vivere la loro vacanza ostaggi di un villaggio, ma viaggiatori consapevoli ed interessati a vivere delle esperienze. Ospiti interessati a spendere, avendo in cambio servizi adeguati. Purtroppo la mancanza di strutture ricettive adeguate e sufficienti unite alla mancanza di eventi e attrattive culturali non hanno permesso di costruire una “destinazione turistica” che potesse reggere negli anni. E così, dopo un timido tentativo, sono stato costretto a spostare altrove la programmazione prevista.

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Il Souk. Il Lungomare occupato dagli ambulanti che vendono scarpe e borse contraffatte.

Sono tornato a Terrasini qualche settimana fa, in piena stagione turistica, con alcuni partner stranieri. Ma quella non era più la Terrasini dei miei ricordi. La splendida piazza aveva, come dire, cambiato forma. Non parlo della conformazione, bensì della sua essenza. Quello che un tempo era “struscio” e atmosfera sembrava essersi trasformato in schiamazzo ed anarchia assoluta. Una movida esagerata. Quel suggestivo lungomare sembrava diventato un souk (caratteristica comune, ahimè, a tante altre città e destinazioni turistiche siciliane) senza controllo. La splendida spiaggia ridotta a discarica a cielo aperto da utenti incivili e tanfo ovunque. Problemi di viabilità, sporcizia, disordine.
E confesso che ho provato tanta delusione. Delusione e rabbia.

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Tanfo. La Praiola dopo uno sversamento e la chiusura per inagibilità a ridosso di Ferragosto.

Non amo fare critiche tout court, ma vorrei solamente rivolgere un modesto suggerimento costruttivo all’amministrazione e ai terrasinesi. Un piccolo appello da chi ama la vostra cittadina. Avete tra le mani una macchina da guerra (e ve lo dice un pacifista) che potrebbe diventare un polo turistico di eccellenza. Basterebbe poco per avere un posto rilevante nel panorama turistico siciliano ed attrarre turisti di qualità. Turismo che garantirebbe indotto e benessere economico alla comunità, tranquillità per i residenti (e probabilmente anche per le forze dell’ordine), sicurezza e futuro per i giovani.

Oggi i turisti sono cambiati. Non conta più dove si va, bensì il motivo, la passione, i desideri. Ma soprattutto, nessuno è disposto a tollerare disagi in virtù di un passato illustre. Il turismo di oggi non ha più niente a che fare con quello del passato e ci sono così tante destinazioni turistiche nel mondo che occorre andarsi a prendere il turista a casa e condurlo a destinazione per mano. E quando arriva, va trattato come bene prezioso in quanto generatore e moltiplicatore di economia. Ma per far questo, occorre prima garantire i servizi essenziali, curare il decoro, la sicurezza per le strade, la mobilità, la promozione. Utilizzando anche i proventi della tassa di soggiorno. E contemporaneamente, sensibilizzare la propria comunità ad avere cura delle propria città. Tutto il resto avverrà di conseguenza.

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*Dario Ferrante è attualmente Direttore Generale di “Tour Plus Sicilia” e di “Absolute Sicilia”.

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10 comments on “TURISMO. ECCO COM’È TERRASINI E COME POTREBBE ESSERE
  1. Apprezzo moltissimo questo commento, ma la verità è che questa gente in generale se ne frega dei turisti, delle bellezze e la ricchezza che il paesaggio le potrebbe portare, io non vivo in Italia ma quando vengo per vacanza trovo un totale degrado di tutto ma non so a Terrasini anche nei paesi vicini, non esiste nessun tipo di servizio e noi che la pensiamo così siamo giudicati come degli extraterrestri, io penso che dovranno passare diverse generazioni forse, però più probabilmente peggiorerà sempre di più.

  2. Ottimo contributo che da la dimensione dello sfascio che abbiamo sempre denunciato. Codivisibilissime le argomentazioni, logiche le soluzioni proposte, lodevolissimo l'intento che però si scontra con una realtà che appare forse meno evidente ma che è alla base del problema. Mi riferisco alla cattiva amministrazione e all'incapacità degli amministratori di fare una analisi che a me appare semplicissima,così come a Dario Ferrante. Secondo i nostri amministratori, infatti, il turismo sta ritornando a premiare Terrasini e per questo risultato è dato merito agli imprenditori del mangia bevi e fuggi della piazza e ai venditori ambulanti del lungo mare. Ma il turismo, come avverte il Ferrante è ben altra cosa e necessita dell'impegno di ben altri amministratori.

  3. Altre volte ho espresso su Facebook e in altre sedi quello che pensavo (e penso) sulla "destinazione d'uso" del patrimonio naturale di Terrasini. Nel tempo mi sono reso conto che anche chi ha la missione di cambiare la situazione del paese, non ha le idee chiare sul da farsi e non sa decidersi sul modello di offerta turistica da proporre sul mercato. Sulla situazione attuale: maleducata, chiassosa, incivile, ubriacona, essendo figlia di questa amministrazione, rispecchia in toto la mancanza di cultura, autorevolezza, educazione, bon ton, polso fermo. Tutte le caratteristiche di buon genitore che questi parvenu che pensano di essere amministratori non possiedono.

  4. Bellissimo e sentito articolo. Tutto vero. Purtroppo questa è l’attuale situazione di Terrasini. Ma a questo punto credo che non sia nelle possibilità dell’Amministrazione attuale il poter cambiare il tutto. Da un lato c’è sicuramente la voglia di ingraziarsi talune categorie di commercianti a soli fini di clientelismo e lucro, dall’altro l’incapacità di riconoscere i propri sbagli, di fare progetti, anche a lungo termine, di concentrare tutte le risorse finanziarie per raggiungere i propri fini. Mi auguro che la prossima amministrazione comunale abbia a cuore il bene di Terrasini. Noi cittadini ci batteremo per questo. Anche se sappiamo già che non sarà impresa facile.

  5. La lucidità con il quale l'autore espone con così tale chiarezza quello che è diventata Terrasini, ci mette di fronte, anzi ci obbliga a mettere mano a "questa macchina da guerra ", per farla diventare un POLO TURISTICO D'ECCELLENZA. Altrimenti, andremo irrimediabilmente verso il baratro civile e morale del paese ( forse lo siamo già). A ciò non c'è più ritorno, e saremo noi responsabili , cittadini e amministratori.

  6. Anche io devo dire che delgrado dell’organizzazione turistica ha messo in ginocchio bar e ristoranti del luogo dove AI tempi erano miniere d’oro e davano atmosfera terrasinese ricordo quando ero bambino le serate musicali di piano bar nel salotto di piazza d’uomo e I vari spettacoli organizzati a villa a mare tutti questo e svanito ed e’ un vero peccato ho lavorato a città del mare per ben 7 stagioni estive ed ho avuto modo di sentire molte lamentele da parte dei turisti che non hanno avuto i servizi adeguati per godersi una vacanza di relax oggi vivo a Malta e posso dirvi che sono a anni luce avanti rispetto alla nostra organizzazione turistica questo mi da troppa rabbia perche le nostre località e il nostro cibo e molto superiore rispetto a tanti altri paesi europei spero che questa non sia la solita chiacchierata da bar terrasinese ma deve essere un messaggio per le varie istituzioni responsabili di un cambiamento radicale affinché le cose cambiano e ci sia meno burocrazia politica e più collaborazione che deve partire sopratutto dai giovani pieni di idee e di metterle in pratica forza terrasinesi svegliatevi!! Ritorniamo come eravamo ai tempi degli anni 90 si può fare!

  7. LA COLPA E' SOLO DI NOI TERRASINESI,CHE DA SEMPRE SUBIAMO IN SILENZIO,QUINDI CI MERITIAMO QUESTO.A TERRASINI ORMAI C'E' SOLO POVERTA',IO SONO DOVUTO ANDARE VIA E APRIRE UNA AZIENDA FUORI DALLA SICILIA,E STO MALE QUANDO CONTINUO A VEDERE QUESTO PAESE AL DECLINO,E SICURAMENTE FARO' IL POSSIBILE PER NON FARCI RIMANERE I MIEI FIGLI…NELLA SPERANZA CHE AL PIU' PRESTO TUTTO POSSA CAMBIARE..

  8. Non ho letto tutti i commenti…ma trovo interessanti le affermazioni di ferrante. Non vivo in italia e non sono siciliana…ma conosco terrasini come le mie tasce. Ho fatto x 20 vacanze a terrasini ma sempre a casa di amici. Una sola volta mi é capitato di andare in hotel…ed é stato terrificante vedere la differenza tra lo standard delle strutture europee e quelle italiane. Il discorso di Ferrante non vale solo x terrasini. L’anno scorso sono stata a Gallipoli. É ankora peggio di terrasini. E prezzi alle stelle manco fosse Ibiza. Un arroganza e menegregismo totale. Peccato davvero! Ogni turista che non sceglie l’Italia x le proprie vacanze é un occasione mancata.

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