Clamorosa Denuncia Di Giacomo Palazzolo, Ex Presidente dell’ATO Rifiuti

DISCARICAUn  vero e proprio atto di accusa contro una classe politica inetta e irresponsabile se si considera il ruolo ricoperto qualche anno fa dalla persona che lo ha scritto.

Navigando su Facebook, mi imbatto su un interessante commento dell’avvocato GIACOMO PALAZZOLO pubblicato nella pagina di GIANLUCA RICUPATI, consigliere comunale di Partinico (Gruppo “Cambiamo Partinico“, area di sinistra, attualmente all’opposizione.

Gianluca Ricupati, cons. com. di Partinico

Gianluca Ricupati

Il commento dell’avvocato Palazzolo,  che è stato presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ATO PA1 nel 2010, riguarda la contestazione che il Comune di Partinico ha presentato contro un decreto ingiuntivo dell’ATO stesso. Il suo commento è uno sfogo-denuncia sulla nefandezza del sistema rifiuti siciliano e su quello che le amministrazioni e i cittadini  sarebbero tenuti a fare (si tratta, in buona parte, più di una salutare provocazione che di una proposta).

L’avvocato si dimise nel 2010 dalla carica di Presidente dell’Ato, non condividendo l’approvazione del bilancio in perdita. Allora il fatto passò quasi inosservato, ma oggi, alla luce della totale disfatta di questo carrozzone e delle conseguenti ricadute sulla vita di oi tutti, quell’atto suona come un potente atto di accusa.
Comunque, poichè «non è più tempo di chiacchiere», ne riportiamo di seguito il testo.

__________________________________________________________________

AVVOCATO PALAZZOLO

L’avv. Giacomo Palazzolo di Montelepre

«NON È PIÙ TEMPO DI CHIACCHIERE
Scusate se mi intrometto su un argomento che mi ha molto provato e lasciato i segni di un fallimento, di cui ancora oggi, dopo quattro anni, provo vergogna, per avere accettato ed esercitato un ruolo presso una società ove l’interesse primario dei Signori Soci proprietari non era quello di fornire un servizio ai cittadini ma l’affermazione di un verosimile potere di “chance politica”.

Basta andare a leggersi i verbali dell’Assemblea e non vi sfuggiranno di certo le inadempienze dei Signori Soci.
Gli Amministratori dell’Ato non sono forse espressioni fiduciarie dei Sindaci? L’Ato non è una società in house costituita da uno o più enti pubblici per l’esercizio dei servizi pubblici? Mi chiedo, allora, visto il pusillanime salottiero scarica barile, quali sono le concrete azioni di responsabilità che i Soci hanno esercitato sui loro nominati amministratori dato che a loro dire la colpa, della cattiva gestione e dei mancati risultati raggiunti, è dell’Ato? Perciò, dire che la colpa è dell’Ato è pleonastico.
Non è forse questo un gioco “cretino” delle parti? Infatti, chi non è stato disponibile allo stolto gioco è stato costretto a dimettersi. Su via, siamo seri.

Ed allora, se noi tutti che abbiamo a cuore la raccolta differenziata, – abbandoniamo queste inutili polemiche e lasciamo che gli organi Cassonetti SS. 113 Km 300competenti, dato che non mancano denunce, accertino le individuali responsabilità, – a passa parola, anche con i forti mezzi di comunicazione web che abbiamo a disposizione, invitiamo il nostro vicino di casa a separare i rifiuti in casa ed a conferirli separati. Mettiamo il gestore davanti al fatto compiuto e cioè che i cittadini fanno la raccolta differenziata e che il gestore irresponsabilmente rimescola tutto conferendolo in discarica e non in piattaforma.

Secondo me questa è una vera battaglia che ogni amministratore, ogni partito, movimento e singolo cittadino deve intestarsi per raggiungere un risultato di efficienza anche di risparmio economico. La parola d’ordine deve essere separiamo i rifiuti in casa e mettiamo il gestore e la Regione in primis difficoltà e scopriremo che non abbiamo sufficienti piattaforme per contenere il rifiuto differenziato e conseguenzialmente abbiamo la prova certa che il grande sistema truffa sta nel fare arricchire, a spese dei cittadini, i gestori delle discariche ed i loro company.

E poi potrebbe partire una vera “CIVIL CLASSE ACTION” nei confronti del Commissario Regionale per l’Emergenza Rifiuti in Sicilia ed i Signori Sindaci che sono rimasti in questi anni dentro il palazzo adeguandosi al sistema».

Commenta su Facebook
One comment on “Clamorosa Denuncia Di Giacomo Palazzolo, Ex Presidente dell’ATO Rifiuti
  1. Io dico le stesse cose da tanto tempo, ma i nostri concittadini, fuorviati ed abbindolati da amministratori che usano la disinformazione e la cattiva informazione per continuare a farsi i cazzi loro, continuano a pendere dalle labbra di costoro invece di chiedere a gran voce che vadano via, senza non prima avere pagato per le loro responsabilità che sono tante e tutte dimostrabili. I responsabili sono i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici che avrebbero dovuto controllare e richiamare l’attenzione degli amministratori sulle gravi inadempienze dell’Ato e non lo hanno fatto creando un grave danno psicologico, igienico ed economico ai cittadini di cui dovrebbero dare conto.

Rispondi a Giacomo Greco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *