DISCARICHE AL COLLASSO E NEI NOSTRI PAESI ANCORA PANNICELLI CALDI

Siamo quasi al capolinea. Unico dato certo la “sfolgorante” paralisi della regione e del governo centrale. Ma i Comuni neppure scherzano. A Terrasini, come in qualsiasi altro paese della provincia, ci si arrabatta con provvedimenti tampone, che ci danno la momentanea illusione di star meglio, di tirare il respiro, ma in realtà è il cane che si morde la coda.

PIRAINETO


“Siemu cuomu u scravagghiu nta stuppa”, e da questo incubo, a cominciare da Terrasini, non ne usciremo tanto facilmente, così come, permanendo questa situazione, non potrà mai iniziare la raccolta differenziata. Alla fine le nuove mafie ci imporranno gli inceneritori o qualche altra diavoleria, che accetteremo senza quasi fiatare. Ci diranno: «A mali estremi, estremi rimedi!».

Nell’Isola, un tempo “Perla del Mediterraneo”, vi sono solo quattro grandi discariche già in via di esaurimento o dichiarate irregolari: Bellolampo (per Palermo e parte della provincia, in via di esaurimento); Siculiana (per gran parte della Sicilia) gestita dai privati che fanno capo ai fratelli Catanzaro, già adesso in grave difficoltà; inoltre la discarica di Oikos (Motta Sant’Anastasia) e Sicula Trasporti a Grotte S. Giorgio che la stessa Regione vorrebbe chidere al più presto (stiamo parlando delle quattro più grandi, mentre le altre, meno estese, sono ormai al collasso). L’estate è alle porte e sono in molti, ormai, a temere il peggio.

Intanto sul reale ammontare della raccolta differenziata non esistono dati ufficiali di alcun genere mentre l’assessore regionale Vania Contrafatto non esclude la possibilità di smaltire i rifiuti inviandoli via mare all’estero.  Per questo motivo in una nota inviata al governo centrale si chiedono poteri speciali per meglio provvedere allo sveltimento delle complesse procedure tecniche e burocratiche, che vedrebbero in prospettiva immediata il trasporto dei rifiuti all’estero. Se questa ipotesi si fa sempre più concreta, significa che siamo già entrati in “zona tragica”.
Cambia l’ordine dei fattori, ma l’indirizzo fondamentale, quello della raccolta differenziata, torna sempre al centro con l’abbattimento del costo in tonnellate (trasporto-riciclo).

Sono ormai maturi i tempi di un incontro tra amministratori locali e cittadini perchè si spieghi meglio cosa ci aspetta almeno nel breve e medio periodo. D’altro canto lo stesso assessore Puccio si è più volte dichiarato totalmente disponibile. Non è forse vero che un cittadino informato e consapevole sia già un progresso?

 

 

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3 comments on “DISCARICHE AL COLLASSO E NEI NOSTRI PAESI ANCORA PANNICELLI CALDI
  1. Giuseppe, cosa credi che ci potrebbero dire in proposito che non ci abbiano già tante volte detto? Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da continue emergenze che hanno favorito le gestioni fai da te che richiedendo l'utilizzo di risorse sempre maggiori, sono state risolte con aumenti "allegri" delle tasse di scopo. Possono questi stessi personaggi gestire a chiacchiere il nostro futuro e quello dei nostri figli?

  2. Forse a questo punto dobbiamo rivedere tutto, anche a livello personale e dare ragione a Sciascia che espresse la sua condanna senza possibilità d’appello in un’intervista al Sabato nel 1988, un anno prima della morte, nei confronti di Palermo e della Sicilia definendole "irredimibili". Alcune mie riflessioni personali, accelerate da alcuni accadimenti, mi portano a pensare che sia meglio seguire il destino dei rifiuti immaginato dall'assessore Contraffatto, per prendere la via del mare emigrando definitivamente, disinvestendo ogni energia per sperare in un futuro migliore pee questa terra. Il destino delle Sicilia sembra essere quello di diventare la " bomba ecologica" del Mediterraneo, altro che perla…

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