“DEPURATORE”: CONVALIDATO IL SEQUESTRO

 

 

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Mentre ci si continua a interrogare su che fine abbia fatto la realizzazione del vero depuratore, quello di cui si parla da svariati anni, giunge la notizia della convalida da parte della magistratura di Palermo, del sequestro dell’impianto di PRE-TRATTAMENTO a firma della Dott.sa Daniela Cardamone. 

 

La struttura in muratura posta sul ciglio della costa, funzionale al pre-trattamento delle acque reflue del nostro Comune (le acque da quel punto dovrebbero essere spinte al largo da diffusori posti nella tubatura), che era da diverse settimane sottoposta a interventi di manutenzione, resta dunque nell’occhio del ciclone.

Le complesse e delicate indagini iniziate ben due anni fa e che negli ultimi mesi avevano subito una forte accelerazione in seguito alle nuove e numerose segnalazioni e denuncie da parte di cittadini e associazioni, non ultima la ONLUS “Peppino Impastato Cinisi-Terrasini”, sono state concluse nei giorni scorsi dalla dott.sa Battaglia, titolare dell’inchiesta.

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Il comandante della Guardia Costiera di Terrasini Stefano Lamanna

Il ruolo della Guardia Costiera di Terrasini, comandata dal Tenente Stefano Lamanna, che in questi mesi ha affiancato l’azione della magistratura, è stato determinante per mettere a fuoco una situazione che ha esposto per anni a gravi rischi la salute pubblica e che attentava al nostro patrimonio naturale.

Gravi -come scritto nei giorni scorsi- i presunti reati contestati ai gestori dell’impianto. Si va dalle inadempienze alle vere e proprie omissioni. Si è inoltre appreso che vi sarebbero alcuni iscritti nel registro degli indagati ai quali quanto prima sarà notificato il provvedimento.

E mentre la Magistratura svolge il proprio compito,  a monte e a valle di questa gravissima vicenda permane da molti anni il preoccupante vuoto della mancata realizzazione del vero impianto di depurazione finanziato con fondi europei.

 

 

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3 comments on ““DEPURATORE”: CONVALIDATO IL SEQUESTRO
  1. Se è stato emesso un provvedimento di tale gravità, penso che ci siano i reali presupposti. Mi chiedo però quali siano i risvolti pratici per i cittadini e per l'inquinamento. Speriamo che le indagini si svolgano velocemente e che si trovi una soluzione al grave problema della mancata depurazione. Non si può rimanere in letargo per anni e svegliarsi all'improvviso scoprendo la gravità della situazione in cui siamo stati costretti per tanto tempo. Penso a coloro che hanno fatto il bagno in queste acque che hanno ritenuto completamente e sicuramente balneabili.

  2. Finalmente, dopo due anni di indagini, il depuratore è stato sequestrato. Era necessario continuare a denunciare, da parte dei cittadini, la grave situazione in cui si trovava la costa del paese. Una delle più belle della Sicilia e dell’Italia. Per non parlare della situazione igienico-sanitaria. Migliaia di uomini, donne e bambini, in questi anni, hanno fatto il bagno in questo liquame, apparentemente bello, ma pieno di batteri pericolosissimi per la salute. Meno male che a terrasini, c’è anche un’assessorato alla sanità!!! E anche al turismo!!! Mah!!!

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