PROPOSTA IN CONSIGLIO:«CHI NON PAGA LA BOLLETTA SI TIENE A MONNEZZA!»

 


NOTE SUL CONSIGLIO COMUNALE DEL 12 LUGLIO.
Durante la Seduta consiliare di martedì 12, con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del “Regolamento sulla raccolta differenziata porta a porta”, se ne sono viste e sentite di tutti i colori. Non tutto da buttare nella pattumiera, s’intende, ma qualcosa da gettare nell’inceneritore c’è pure stata.

consiglio comunale

 

di Giuseppe Ruffino

 

Consiglio pepato, con qualche pasticcio procedurale da parte della Presidente e conseguenti cortocircuiti fra lei e la Minoranza (Puccio il più infiammato, seguito a ruota dalla Ventimiglia e da Giliberti). Inoltre si è registrato qualche “indizio” in più (ormai una prova) rispetto alla composizione della Maggioranza che, di fatto, sostiene il sindaco e la sua Giunta. Ma alla fine tutto fila liscio (o quasi) allorché, i 6 dell’opposizione di “Terrasini Futura”, compresa l’indipendente Ventimiglia, abbandonano l’Aula per protesta, lasciando proseguire sugli “emendamenti al regolamento” una Maggioranza chiara nei numeri, meno nello schieramento, annoverando la grillina Deak.

Esauritasi la discussione sugli emendamenti (tutti del M5S, preliminarmente concordati con la Maggioranza) l’opposizione, tornata in Aula, chiede di votare gli articoli uno a uno. Ma a questa richiesta si contrappone quella della Maggioranza (10 cons. compresa il M5s e la Presidente) di votare in blocco. Si mette ai voti la proposta: 10 a 6 …  e il Regolamento è cosa fatta. Ovviamente a votare in blocco con la maggioranza c’è anche il M5S.

Si potrebbe dire, allora, che a Terrasini si stia assistendo a una specie di esperimento pilota, un laboratorio politico, quello che non era riuscito a Bersani: l’accordo tra M5s e PD. Molto più semplicemente, invece, bisogna riconoscere l’abilità del PD terrasinese nell’aver annullato sul nascere l’operazione grillina “fiato sul collo” , inglobando in sé l’inesperta consigliera, facendola sentire partecipe dell’attività amministrativa (a cominciare col sopralluogo alla Sorgente di Piano Re).

In un colpo solo la Maggioranza sì è liberata di un’opposizione potenzialmente scomoda e ha rafforzato numericamente la sua presenza in Aula, a titolo completamente gratuito. Unico impegno: garantire visibilità (in rete non c’è ormai una foto del sindaco senza accanto la grillina) e sopravvalutarne all’inverosimile il ruolo (tanto da incassare zitti zitti il giudizio di “ridicolo” appioppato dalla stessa al Regolamento sulla raccolta differenziata presentato dalla Maggioranza prima degli emendamenti degli “esperti” del M5S).
Per i “volponi” del PD (e della Maggioranza del sindaco nel suo insieme), insomma, un gioco da ragazzi, come rubare le caramelle a un bambino.

deak

Eva Deak

Ma il bello e il forte s’era avuto all’inizio allorquando, proprio da parte della rappresentante di quel Movimento-Partito, erano state avanzate due proposte (più politiche e di indirizzo che tecniche).
La prima: l’istituzione di un corpo comunale denominato “Ronde Ambientali” (poi approvata col voto in blocco, senza l’opposizione nuovamente uscita per protesta) col compito di vigilare sul buon comportamento dei cittadini (senza tuttavia specificare e chiarire  – fa rilevare Giliberti – se lo speciale Corpo sarebbe a titolo gratuito o volontario; se dotato di forza sanzionatoria e se, infine, sarebbero previsti oneri diretti o indiretti per il Comune). Tutti interrogativi più che legittimi anche in presenza di una nota non del tutto convinta dell’Ufficio tecnico e del prudente silenzio del Segretario generale.

La seconda proposta (ancora del M5S) appare invece funzionale al recupero della massiccia evasione fiscale del “servizio spazzatura”. La consigliera, infatti, propone che una soluzione ci sarebbe. È una proposta, ovviamente, che non esita a spalancare sul tavolo della presidenza come la più innovativa: gli operatori ecologici, passando porta a porta, chiedano al cittadino di esibire la ricevuta della tassa pagata. In caso di mancata esibizione, niente ritiro. Esattamente così!

Occhiate imbarazzate si incrociano fra gli scranni. Una proposta indecente? Può darsi, ma sicuramente un miscuglio fra fascistume e cultura leghista di bassa lega condito da “ronde” (disarmate?) e pugno duro e puro sul cittadino insolvente. (“L’orrore, l’orrore”, come dice il Kurtz di Cuore di tenebra in punto di morte).

Dunque non si è in grado di distinguere tra un servizio dovuto per legge (garanzia dell’igiene pubblica), così come, ad es., accade per l’assistenza ospedaliera, e un altro a “domanda individuale” (ad es. la mensa scolastica). Si sottolinea, inoltre, che lo Stato (il Comune, nella fattispecie) possiede gli strumenti previsti dalla legge (ingiunzioni, pignoramenti e altro) per il recupero dei crediti sulle evasioni.

Dunque, secondo questa logica, se a Terrasini il 50% dei suoi residenti per un motivo o per l’altro non paga o non ha pagato il tributo in questione, che fa, gliela fai mangiare la spazzatura? gliela lasci sul marciapiedi? gliela fai portare direttamente in discarica a Bellolampo?
L’elogio della follia è andato in scena (almeno in parte) nell’ultimo Consiglio comunale.

Chi volesse leggere il COMUNICATO STAMPA del Comune sulla raccolta porta a porta (CLICCHI QUI)


 

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6 comments on “PROPOSTA IN CONSIGLIO:«CHI NON PAGA LA BOLLETTA SI TIENE A MONNEZZA!»
  1. Cosi a 58 anni scopro che pagare e pretendere che si paghino le tasse e' un miscuglio fascistoide e leghista…caxxo ed io che ho pagato sempre da 40 anni le tasse comunale mi credevo antifascista e antileghista al 100×100.

    Evidentemente il giornalista si erge a paladino dei 50% dei terrasinesi che pretende il servizio…ma a quanto pagarlo NISBA. Vorrei ,se e' possibile …se e' nelle sue corde , paladino di quei 50% che pagano, SI lamentanO CON DIRITTO ,ma pagano ,
    tenendo in piedi anche se barcollante questo paese,

    Quando ultimamente la tassa e' praticamente TRIPLICATA …alle mie rimostranze all'ufficio ho ottenuto come risposta ( ufficiosa perche' non lo dichiareranno mai in una nota ufficiale ) che chi paga..paga anche per chi non puo' .( in parole povere e' questa la verita' )

    Giusto replico …un po' di sana solidarieta' per dei nostri concittadini in difficolta' mi appare giusta ed…ecumenica.

    MA CHI CONTROLLA ? ..CHI STABILISCE CHI PUO' O CHI NON PUO'….E PERCHE' DOVREI CONTINUARE A PAGARE VISTO CHE FINORA NON HO MAI VISTO NESSUN ORGANO PROPOSTO CHE CERCHI GLI EVASORI E LI " ISTRUISCA " COME PUO' COLLABORARE NELL'INTERESSE DELLA COMUNITA'.

    Ormai di discorsi POLITICI come cittadino ne ho piene le tasche.
    e io sto scrivendo come cittadino che contribuisce e puo' esibire a richiesta degli organi COMPETENTI tutte le ricevute..

    Per il resto dell'articolo , …lascio che siano i cittadini a giudicare il vuoto delle sue parole…perche' credo che gli sfugga una semplice considerazione : i cittadini stanno chiedendo un paese vivibile…e contestano una politica litigiosa e inconcludente.

  2. Caro G. Brancaleone, a rischio di essere ritenuto a torto un difensore degli evasori, mi permetto di farle notare che in un comune come il nostro, vittima di anni di malagestione sul tema, innanzitutto un esponente M5S dovrebbe:
    – vagliare con cura i bilanci e individuare gli enormi sprechi esistenti (ne avrà la forza?);
    – prodigarsi per far partire una raccolta differenziata vera e seria (ma è normale quel centro di raccolta in un parcheggio di una SS ???), controllando con attenzione la gestione all’inizio e alla fine del ciclo;
    – avviare immediatamente un sistema di compostaggio comunale per ridurre con facilità e a bassissimo costo il totale dei rifiuti da smaltire, come giustamente affermato dal M5S in campagna elettorale

    Solo dopo aver affrontato seriamente questi punti ci si potrà sfogare legittimamente con chi non paga, si spera sollecitando l’intervento degli organi competenti (a proposito, il M5S ha la forza di affrontare il tema polizia municipale?).
    Fa bene a chiedersi perché ha pagato in questi anni, ma dovrebbe chiedersi perché il comune non ha garantito un servizio essenziale, perché i rifiuti venivano (vengono?) bruciati prima ancora di essere raccolti?
    Il suo discorso è un bel discorso da bar, e poi chi potrebbe darle torto ? è giusto e doveroso pagare, ma è anche giusto e doveroso fornire un servizio essenziale in modo corretto e rispettando la salute e la dignità delle persone.

    ricordatevi che rappresentate il M5S, si tratta di esserne all’altezza, con i discorsi da bar non si fa politica, non si analizzano i problemi e quindi non si risolvono, non si offre una prospettiva diversa, una gestione alternativa, si fa chiacchiera da bar che vale meno di un rutto e infatti le due proposte citate nell’articolo sono dei rutti elevati a “politica”…finora vi state avviando a desertificare il già piccolo elettorato M5S di Terrasini, non so quale voce state portando in consiglio comunale, sembra che il vostro metodo ricalchi più quello renziano, del giglio magico e degli yes-men, che quello auspicato dal M5S, cioè umiltà, aprirsi ai cittadini, farsi portavoce. comunque lo vedremo, visto che siamo solo all’inizio…si spera in proposte e atteggiamenti di livello, onestamente il suo intervento non lo è, ma ha chiarito benissimo “la pancia” che ha dato vita a queste rutto-proposte.

    • L’articolo è completamente falso e strumentale. FALSO E STRUMENTALE. FALSO E STRUMENTALE.
      I miei emendamenti sono stati presentati regolarmente ed indirizzati con protocollo nr. 14544 del 11/07/2016 al segretario del Comune ed alla presidenza del Consiglio lunedì alle ore 10:54 , così come concordato nella seduta precedente (si dovevano presentare entro de ore 11:00 del lunedì per dare tempo agli uffici di esprimere il loro parere ed ai consiglieri di studiarli).
      Il regolamento con gli emendamenti presentati da Eva Deak introduce la creazione di centri di riuso, l’approvazione del regolamento per il compostaggio domestico con riduzioni fino al 50% per chi lo pratica, l’istituzione di ispettori ambientali quali soggetti di controllo del servizio di raccolta e del compostaggio domestico, l’attuazione di partnership con i commercianti di prodotti alla spina, sfusi e filiera corta, l’informazione sulle motivazioni ambientali, economiche e normative di una corretta gestione della raccolta differenziata, l’educazione alla prevenzione e alla riduzione della produzione dei rifiuti, la raccolta stradale di prossimita (laddove non è garantito il servizio porta a porta, come nelle nostre contrade), l’introduzione della tariffa puntuale, incentivi ed agevolazioni per i cittadini più virtuosi, obblighi precisi per i pubblici esercizi e per le attività mercatali, disposizioni riguardo il controllo dell’amministrazione sull’operato del gestore del servizio rispetto agli impegni dallo stesso assunti con la sottoscrizione del contratto di servizio, sanzioni specificate in base al tipo di violazione del regolamento commessa ( conferimento non conforme, conferimento fuori orario, conferimento in area pubblica, conferimento errato di assimilati, conferimento errato per rifiuti speciali, sanzioni per mancata pulizia delle aree pubbliche) e, soprattutto impegni precisi di servizio da parte dell’amministrazione:
      – spazamento stradale,
      – lavaggio stradale, dei sottopassi, pulizia dell’arredo urbano, fontane
      – diserbo stradale e pulizia caditoie
      – installazione negli spazi pubblici di cestini per la raccolta differenziata ed il loro periodico svuotamento
      – rimozione e smaltimento scarti abbandonati su aree pubbliche o soggette ad uso pubblico anche in caso di inadempienza del proprietario (rivalendosi sullo stesso in seguito)
      – pulizia aree mercatali
      – pulizia parchi e giardini
      – pulizia, raccolta, trasporto e smaltimento delle frazioni cimiteriali
      – raccolta siringhe abbandonate
      – raccolta foglie
      – rimozione delle carogne sulla pubblica via e smaltimento delle frazioni animali
      – pulizia aree temporanee di sosta.
      Tutti i punti elencati negli emendamenti presentati del Movimento 5 Stelle mancavano completamente nel regolamento presentato inizialmente.
      L’unica perplessità sollevata è stato riguardo il ritiro degli ingombranti presso il domicilio dell’utente. È qui che ho chiesto se non fosse più giusto chiedere la bolletta pagata, visto che questo è un servizio con un costo in più per l’amministrazione. Ma visto che non ho avuto alcun appoggio, ho comunque votato favorevole per l’emendamento presentato dal gruppo Terrasini Futura.
      Ho lavorato molto su questo regolamento, collaborando con i nostri portavoce e mi sembra davvero scorretto un simile articolo da parte di qualcuno che pretende di fare giornalismo.

  3. ARGOMENTARE È BELLO

    È bello argomentare (o almeno, accennarvi) come fa la consigliera Deak, al contrario delle sterili contumelie di marca grillina postati su Fb dai tre o quattro soliti noti.
    Dunque, ripete per ben due volte la consigliera, «FALSO E STRUMENTALE», guardandosi però bene dall’indicare in cosa consisterebbe la falsità e la strumentalità del mio articolo che, al contrario, si limita a commentare POLITICAMENTE (sia pure con qualche asperità) il suo operare in consiglio. In realtà la consigliera non smentisce nulla, anzi conferma autorevolmente quanto dal sottoscritto “raccontato” a proposito delle DUE PROPOSTE POLITICHE (“ronde ambientali” e il “non ritiro rifiuti dei morosi) da lei avanzate, che nulla hanno di tecnico. Io, peraltro, non essendo un tecnico – come invece vorrebbe rappresentarsi la consigliera – mi sono guardato bene dall’entrarvi nel merito. Ma l’aspetto politico, se permette, lo lasci ANCHE a me.
    L’unica imprecisione (non dico inesattezza, poiché la sostanza non cambia di un millimetro) è il particolare del “rifiuto ingombrante” e non del “sacchetto”. Che cambia? Non cambia nulla nella SOSTANZA, a parte il fatto che, nella discussione che ne scaturì, il “rifiuto ingombrante” passò in secondo piano rispetto alla proposta in sé (SOSTANZA). Risultato? un frigorifero … cento frigoriferi … di cittadini morosi abbandonati sul ciglio delle strade (insopportabile tanto quanto i sacchetti).
    Dunque, l’articolo-commento, è di natura prettamente politica a fronte delle trite e ritrite strombettate locali e nazionali sulla incontaminata, pura e dura azione-presenza di questo Movimento (ormai partito) nelle istituzioni a tutti i livelli. Non ci sarebbe – aggiungo anche – nulla di scandaloso o di disonorevole nel COLLABORARE FATTIVAMENTE CON L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE (anzi sarebbe oltremodo ammirevole), ma purché lo si DICHIARI e lo si faccia in modo chiaro e trasparente, fuoriuscendo definitivamente dalla zona grigia dell’ambiguità (che significa “votiamo di volta in volta i provvedimenti che ci sembrano giusti”? In realtà il quadro offerto va molto al di là della semplice episodicità). Uscire dall’ambiguità, dunque, anche e soprattutto per il rispetto dovuto a quei 500 elettori che hanno riposto la loro fiducia nel Movimento di cui la consigliera a Terrasini è anche portavoce.
    Infine, mi lasci, la consigliera, sottolineare un’ultima cosa. Il sottoscritto non “pretende di fare giornalismo”, ma di esercitare un diritto sancito dalla Costituzione, quello sì: il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni; un esercizio democratico altrettanto utile e importante del ruolo di consigliere.

  4. La risposta della signora Deak mi ricordano le liste di proscrizione per i giornalisti che criticano il M5S lanciate da Beppe Grillo sul suo blog. Come si ricorderà, sul blog del capo-comico c’era una rubrica ‘segnaletica’ in cui si invitavano i militanti 5 stelle a indicare quegli articoli in cui il Movimento veniva criticato. Grillo pubblicava la foto di un giornalista e i commentatori grillini lo coprivano di insulti. Il fascismo 2.0 in salsa grillina.
    Sono d’accordo con il signor Brancaleone, invece, che dice che bisogna tutelare i cittadini che pagano regolarmente le tasse. Giusto. Allo stesso modo bisogna tutelare i cittadini che costruiscono seguendo le regole e non commettendo ABUSI EDILIZI violando la legge. Perché la legge va rispettata in ogni ambito e non solo in quelli che convengono. Solo in questo modo ogni cittadino può sentirsi libero, libero di parlare, libero di agire e libero di … candidarsi in lista al consiglio comunale senza provare vergogna. Chissà che ne pensa il signor Brancaleone sull’abusivismo edilizio.

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