COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI TERRASINI

La piazzetta col cartello comparso ieri mattina

La piazzetta col cartello comparso ieri mattina

APPELLO AI CITTADINI, AI PARTITI E ALLE LIBERE ASSOCIAZIONI CULTURALI E AMBIENTALISTE DI TERRASINI

Il M5s di Terrasini invita tutte le Associazioni civiche, i Partiti, l’opposizione consiliare e tutti i cittadini che hanno a cuore la difesa del BELLO nel nostro paese, a firmare l’appello al Sindaco Massimo Cucinella affinché riveda la decisione di mantenere in piedi la struttura in metallo realizzata nella storica e suggestiva Piazzetta Titì Consiglio, che ne deturpa pesantemente la fisionomia architettonica, suscitando vasta e profonda contrarietà nell’intera cittadinanza.

L’APPUNTAMENTO PER LA RACCOLTA DELLE FIRME È FISSATO PER DOMANI,
SABATO 23 AGOSTO, DALLE ORE 17:00 ALLE ORE 21:00
IN VIA ROMA (accanto alla Piazza Duomo)

La Redazione di “Terrasini oggi”, che fra i primissimi ha sollevato la questione della struttura in metallo, al di là delle singole posizioni politiche presenti al suo interno, non può che sostenere senza riserve l’iniziativa, che appare improntata alla sincera e disinteressata difesa del Bello e del Buono. Auspica inoltre una forte adesione dei cittadini e delle altre Associazioni culturali della società terrasinese che, se vorranno aderire, potranno farlo nel corso delle prossime ore.

MENTRE SCRIVIAMO GIUNGE L’ADESIONE FORMALE DEL “FORUM AMBIENTE CALA ROSSA” E DEL “MOVIMENTO CITTADINO PER L’AMBIENTE DI TERRASINI”.

Commenta su Facebook
4 comments on “COMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI TERRASINI
    • Non si può escludere che il commento di Truscelli abbia un fondamento concreto. Tuttavia al pessimismo della tua intelligenza qualcuno preferisce controbilanciare con l’ottimismo della volontà. E questo, sia pur tardivamente (ma “Terrasinioggi”, senza voler recriminare nulla o rivendicarne la primogenitura) ne scrisse e avvertì quel che si stava profilando ben tre mesi fa), credo sia un caso in cui il “volere” può ancora produrre i suoi effetti. Mi riferisco al fatto che, se dovessero emergere precise responsabilità, irregolarità o altro, qualcuno dovrà pur pagare, sia in termini politici che pecuniari. Infatti, per quanto attiene alla “pecunia” l’opera è stata fin ad ora finanziata dal GAL per il 50% e in caso di irregolarità, appunto, il finanziamento verrebbe interrotto. Chi pagherà il resto se non verrà certificata l’agibilità? Pagherà il cittadino? Lo escluderei dal momento che la Corte dei Conti non è stata ancora abolita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *