«SI ALZI, QUESTI POSTI SONO RISERVATI!»

Di Giacomo Greco

 

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La Signora Ilde Cascio

TERRASINI. Queste parole sono state rivolte a una signora che aveva preso posto fra le prime file della “Villa a Mare” per godersi uno spettacolo di cabaret. Insieme con lei anche a una coppia di turisti è toccata la stessa sorte. I politici, com’è noto, in genere di “sedie” e “poltrone” se ne intendono, ragion per cui -stando a quanto narrato dalla Signora nella nostra intervista- hanno cambiato di posto con qualche mugugno. L’ordine, partito da un addetto alla “Protezione Civile”, sarebbe derivato da una generale e precisa disposizione del sindaco. Al di là di tutto, resta un episodio rivelatore di un pessimo stile e di una certa “cultura” politica (di casta) dura a morire.

“Chi si alza perde la piazza, chi si siede è cavaliere, cavalieri non ce n’è, date il posto a di chi è”. È la filspettacolo sedieastrocca che un tempo accompagnava un gioco da bambini, ma non sempre nel mondo degli adulti questo viene giocato così. Fra gli adulti vige la filastrocca del “lei non sa chi sono io”. È il mondo dei privilegi feudali che sopravvivono malgrado i feudatari non esistano più. Il posto riservato è un retaggio di quel mondo regolato dal nulla se non dalla pervicacia della casta, che ritiene che quella che dovrebbe essere una disponibilità a servire il popolo, possa trasformarsi in una prevaricazione, poco conta se piccola o grande.
Quanto è successo alla signora Ilde Cascio ha del paradossale, ma non è un caso isolato; come è assurdo che, al controllo dei posti riservati, siano adibite unità della Protezione Civile.
Se ci è concesso di dare un consiglio, la prossima volta, per … riservare i posti, applicate l’antico stile dei signorotti: lasciateci il cappello.

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4 comments on “«SI ALZI, QUESTI POSTI SONO RISERVATI!»
  1. … non ci sono parole.

    Ogni volta che cambia il Maestro … costui dovrebbe portare una “NUOVA PARTITURA”, purtroppo questo non succede quasi mai … la Musica rimane la stessa.

  2. Caro Lettore, ti ringraziamo per il tuo commento. Hai detto bene, “manca la nuova partitura”, ci vuole un Toscanini della politica amministrativa a Terrasini, una virata di mentalità e di cultura politica e democratica di 360°. Ma non è facile, poichè il vino nella botte è quello che è. Speriamo in un prossimo futuro che questo si avveri (almeno in parte). Tutto, però, come spesso accade, dipende esclusivamente da noi. Grazie.

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