TURISMO: NE ABBIAMO LE POTENZIALITÀ, MA …!

Paesaggio mare torrePRENDENDO SPUNTO DALLO STATO DELL’EMERGENZA RIFIUTI CHE CONTINUA A SOFFOCARE IL NOSTRO TERRITORIO, RIFLETTIAMO SULLA NOSTRA VOCAZIONE TURISTICA.

La definizione di turismo è quella di viaggiare, fare gite, spostarsi per esercizio fisico, per svago, per visitare il mondo, per conoscere altre genti, altre civiltà, gli usi, i costumi, le vestigia, l’arte, l’artigianato, la cucina, le tradizioni dei luoghi che si incontrano in tanto pellegrinare.

Essere un paese turistico vuol dire organizzare il territorio, le strutture recettive, le strutture civiche. Essere un paese turistico vuol dire coinvolgere i cittadini affinché dal turismo possano trarre beneficio senza dovere sopportare il peso ed il fastidio di una quotidianità insopportabile.

Data la definizione dobbiamo interrogarci se tutto questo avviene a Terrasini e se ad essa possiamo attribuire la definizione di “paese turistico”. Ma non dobbiamo nemmeno sforzarci per trovare la risposta, perché questa è davanti ai nostri occhi.

L’amministrazione ha imposto la tassa di soggiorno, intendendo con questa sancire l’assunto che Terrasini lo sia, ma oltre al mero incasso, niente di rilevante per favorire il turismo ne deriva. L’amministrazione ha assunto e pagato una società che dovrebbe fornire consulenza per attrarre turismo, ma oltre ad avere coniato la definizione di “costa del sorriso” e di avere forse suggerito qualche spettacolo, non sembra avere prodotto niente di particolarmente suggestivo per l’immaginario turistico, mentre davanti ai nostri occhi si proietta un film che si ripete all’infinito.

Un paese che si autodefinisce turistico non può offrire lo spettacolo di montagne di rifiuti sparsi per le strade nelle periferie e nelle strade di scorrimento e di accesso al paese. Un paese che si definisce turistico e che tra le sue bellezze più rilevanti ha il mare non può presentare un lungomare, una costa e le spiagge ricoperte di sterpaglie e di spazzatura sparsa, non può rimanere per lustri senza depuratore scaricando in quello stesso mare che dovrebbe essere la sua ricchezza tonnellate di liquami allo stato puro e nello stesso tempo invitare i cittadini e i turisti a tuffarsi tra quelle onde.

Un paese veramente turistico costruisce parcheggi sufficienti che non vengano adibiti, come purtroppo avviene dalle nostre parti, a discariche e centri di trasferenza. Un paese veramente turistico organizza la circolazione stradale perché sia funzionale, scorrevole e assistita da cartellonistica in varie lingue con particolare riguardo per le indicazioni turistiche.

Un paese turistico assicura la quiete e la tranquillità per chi ci risiede stabilmente e per chi ci viene per trascorrere qualche giorno tra mare e visite alle bellezze naturali e architettoniche. Un Paese turistico tiene in gran conto questi beni e ne assicura la salvaguardia e la salute.

Un paese turistico cura il suo centro storico che rappresenta l’inizio della sua esistenza dove risiede l’originario spirito dei luoghi, per offrirlo integro alla lettura di chi ama scorrere in profondità le pagine della vita. Ma rappresenta Terrasini tutto questo? Io ne dubito, ma libero come sono da pregiudizi, lascio a voi il giudizio definitivo.

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6 comments on “TURISMO: NE ABBIAMO LE POTENZIALITÀ, MA …!
  1. A PARTE I TURISTI ED IL TURISMO UN SINDACO E UN’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, DOVREBBE AVERE COME OBIETTIVO PRIMARIO IL BENESSERE DELLA CITTADINANZA TUTTA!!!! POI, IL TURISTA ARRIVA…………

  2. Un articolo serve per informare, fare riflettere su problemi e fatti particolari, accendere un dibattito che arricchisca l'argomento di pareri e riflessioni. La redazione invita i lettori ad esprimere giudizi e considerazioni che possano accendere i nostri riflettori su argomenti connessi.

  3. Sembra quindi evidente che del turismo vero, a certe amministrazioni non interessa proprio. Cosi' hanno le mani libere per fare quello che vogliono. Perchè quando il vero turista viene, vede e protesta per il modo in cui sono state trattate le coste, il territorio e l'architettura, loro non possono fare più quello che vogliono. Sono stato a Erice prima di ripartire. Non una porta in alluminio, non un mozzicone di sigarette. non uno spregio architettonico fatto per mettersi i soldi in tasca, o favoreggiare l'amico, con la scusa che bisognava spendere i soldi!! Li, i veri turisti, quelli stranieri, quelli che spendono veramente ci vanno. Erice è rinomata al livello internazionale. E' un luogo stupendo, ben organizzato e godibilissimo da tutti, non quella bolgia sporca, informe e cafonescamente sonora che è diventata Terrasini!!! E dire… ma no, non ci spero nemmeno !

  4. C'é un immensa ptenzialità per il turismo purtroppo non capisco perche non fanno niente soppratutto per un sacco d'immondizzi che ho visto nel strade da Catania andando verso Caltagirone una cosa incredibile ma fatto male al cuore

  5. Chi ha firmato quest'articolo? Complimenti. Mi piace. Ancora, nel nostro territorio si può fare turismo. Ancora, una risorsa economica sociale può essere il turismo. Ancora, il siciliano ha le potenzialità per riorganizzare il suo territorio. Ancora, il vacanziere crede e preferisce la Sicilia come meta per le sue vacanze. Ancora, quanto vogliamo aspettare? SICILIANI vogliamo toglierci i paraocchi e osservare altre realtà, anche siciliane, che hanno capito qual'è la potenzialità del nostro e loro territorio? Oppure dobbiamo aspettare un magnate arabo o cinese e via dicendo che colonizza il nostro territorio? Osservazione: i paraocchi sono utilizzati nel cavallo da corsa. Noi, oggi non siamo cavalli da corsa, siamo asini con i paraocchi. Chiedo scusa all'asino animale.

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