MUSEO d’AUMALE, TESORO INESTIMABILE

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INTERVISTA VIDEO ALLA DIRETTRICE

 

Parlare spesso e molto del “Museo Regionale di Storia Naturale” Henri d’Aumale, con annessa “Mostra Permanente del Carretto siciliano”, non sarebbe mai abbastanza.

Si trova a Terrasini questa imponente struttura settecentesca, che appartenne anche al duca Henri d’Orlenas d’Aumale (da qui l’intitolazione del palazzo), figlio cadetto del re di Francia Filippo I d’Orleans, fuggito dalla Francia perché perseguitato per la sua attività politica.

Henri d’Aumale morì alla fine del 1800 allo Zucco, un tempo feudo a pochi chilometri da Terrasini, dove aveva creato e gestiva una azienda modello coltivava a vigneto (zibibbo) dando vita a un pregiato vino (moscato).

Il Palazzo apparteneva in origine al Principe di Partanna (da qui anche la denominazione dialettale di “Malasienu di Partanna” (Magazzino di Partanna).

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A sinistra il Prof. Salvatore Ventimiglia, fondatore della Mostra del Carretto negli Anni Settanta, con Damiano Tocco, carradore ancora vivente.

A parte ogni altra considerazione sulla straordinaria importanza scientifica e storica delle raccolte museali ospitate in questa austera struttura, se volessimo considerarlo da un punto di vista squisitamente utilitaristico (uno dei possibili volani economici per il territorio di Terrasini, e non solo) ci accorgeremmo di quanta scarsa considerazione goda in loco e, di conseguenza, da parte del ceto politico-amministrativo locale e regionale.

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M. Emanuela Palmisano, Direttrice del Museo Regionale

In poche parole: è sempre mancata (a parte alcuni tentativi isolati e incompresi) una seria progettazione turistico-culturale incentrata sul Museo in grado di attrarre fasce diversificate di visitatori.

Siamo circondati da un autentico tesoro dalle potenzialità straordinarie (a parte l’accecante bellezza della costa) e non ce ne rendiamo conto! Questa è una possibile sfida dei futuri amministratori? Credo proprio di sì.

Intanto l’attuale direttrice del Museo, la dott.sa Maria Emanuela Palmisano, distrattamente seguita dalle istituzioni locali (almeno questa è la mia sensazione), porta avanti il suo quasi solitario arduo compito: mantenere il Museo al centro di una intensa attività culturale, nell’attesa che le opere di ristrutturazione in corso si concludano.

N.B.: Nel servizio video compare anche una breve intervista al Sig. Damiano Tocco, un tempo costruttore di carretti, oggi anziano e con qualche problema di salute. In essa si fa riferimento ad un precedente video realizzato un paio di anni fa e intitolato “MASTRU DAMIANO TOCCO, L’ULTIMO CARRADORE DI TERRASINI”. Cliccare qui per chi volesse vederlo.

(giu.ru)

IL SERVIZIO VIDEO

 

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