CHI COMBATTE IL “MOSTRO”?

Piazzetta Titì Consiglio tra denunce, esposti e “rulline”. Il vero “anti-mostro” è il ritorno della Politica.

ciaccio con mostro

L’on Giorgio Ciaccio del M5s

All’attività di denuncia del deputato M5s Giorgio Ciaccio, l’opposizione consiliare (chiamata in causa dallo stesso parlamentare) ha l’opportunità di esercitare quella politica più che mai necessaria per chiudere una volta e per tutte la “vicenda mostro”.

di Franco Cascio

fabio viviano

Fabio Viviano, consigliere di opposizione

Chissà se la «finta opposizione a comando» – come la definisce l’On. Giorgio Ciaccio nel suo ultimo intervento sul “mostro” (o “mostricciatolo”) di Piazzetta Titì Consiglio – si sentirà ferita nell’orgoglio. Certo, il deputato regionale pentastellato avrà forse peccato di eleganza e cortesia istituzionale, considerato che un rappresentante delle Istituzioni non dovrebbe esprimere giudizi così liquidatori nei confronti di altri rappresentanti delle Istituzioni. Specie se la pesante valutazione nei confronti di consiglieri comunali (comunque espressione della volontà popolare) trae spunto solo dalla questione “mostro”, come se a Terrasini non esistessero altri problemi.

È pur vero, però, che quella contro l’amministrazione Cucinella è forse l’opposizione consiliare meno incisiva degli ultimi vent’anni. Vuoi per la maggioranza blindata di cui sembra aver goduto fin dall’inizio l’attuale sindaco; vuoi per l’esiguo numero dei consiglieri di opposizione, nulla rispetto alla precedente esperienza che vide l’allora sindaco Mimmo Consiglio fronteggiare ben diciannove consiglieri su venti; vuoi per l’inesperienza di qualche consigliere; vuoi per l’ambiguità di qualche altro che, per una buona parte del mandato, è stato con un piede dentro e uno fuori; vuoi -infine- perché, con il venir meno dei partiti, il ruolo del consigliere comunale ha perso il ruolo primario di una volta, ritrovandosi spesso a condurre battaglie con armi spuntate, senza alle spalle il supporto necessario.

I motivi, dunque, potrebbero essere ricercati tra questi o altri ancora.

GRUPPO OPPOSIZIONE

Un gruppo di consiglieri di opposizione

Eppure, il Consiglio comunale, quale organo di indirizzo e controllo, ha la possibilità di essere determinante su tutte le azioni amministrative che riguardano l’interesse della comunità, attraverso quel dibattito-confronto che tanto sembra mancare nel panorama politico locale.

A dire la verità, un timido risveglio delle forze di opposizione si era registrato nelle trascorse settimane. Prima con l’ormai celebre «Buttanissima Terrasini» del consigliere Fabio Viviano; poi con il durissimo documento firmato da alcuni consiglieri di opposizione (non da tutti, e questo dovrebbe fare riflettere sulla reale “tenuta” dell’opposizione) con il quale si elencavano le azioni e le omissioni del sindaco Cucinella. Documento che, a fronte della sua consistenza politica, svanirà tra i fuochi di paglia alimentati dal dibattito d’Aula.

Sulla questione “mostro e mostricciatolo” invece (a parte i puntuali interventi del nostro giornale), sembra avere fatto di più l’opposizione extra-consiliare. Quella del Movimento Cinque Stelle di Terrasini, che sin dall’inizio ha mosso l’artiglieria pesante, coinvolgendo un parlamentare regionale il quale sembra avere preso a cuore così tanto la vicenda da metterla fra i primissimi punti della sua agenda. Non si era mai visto, in effetti, un deputato regionale occuparsi in modo così diretto e consistente di un problema locale spinto da nessun altro “interesse” se non quello del bene comune.

Il contributo alla causa dell’onorevole Ciaccio offre una grande opportunità all’opposizione consiliare di Terrasini. Al di là delle divergenze o dei diversi punti di vista, essa può infatti “approfittare” (sempre per il bene del paese) dell’attività finora posta in essere dal parlamentare regionale.

All’impegno del parlamentare pentastellato, fatto di denunce all’Autorità Giudiziaria, di audizioni alla Legione dei Carabinieri, di «indagini e accertamenti» personali e di uso della «rollina per verificare il tutto», i consiglieri comunali di opposizione possono aggiungere quell’azione politica finora venuta meno e la cui assenza è stata senza dubbio determinante in tutta la vicenda che ha visto nascere, morire e resuscitare “mostri” e “mostricciattoli” di ogni genere.

consiglio copertina

Sullo sfondo il sindaco e la sua sua “granitica” maggioranza, che da questo stato di cose tentano di trarre il massimo di profitto politico. Si guardano bene, sguarniti come sembrano essere di solidi argomenti, dal rispondere agli attacchi “a comando” di una parte consistente dell’opposizione. La tattica è elementare: far decantare il tutto, evitando che il fuoco di paglia inneschi l’incendio in casa loro.

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3 comments on “CHI COMBATTE IL “MOSTRO”?
  1. La disamina di Franco Cascio è lucida e puntuale tranne che in un punto che è l’autentica anomalia di questa amministrazione. Essa infatti non nasce con una chiara e ferrea maggioranza, al contrario nasce debolissima per due ragioni. La prima è che dopo un iniziale periodo, in cui un errore di interpretazione aveva attribuito al sindaco la maggioranza dei consiglieri, una sentenza del Tar ha rimesso le carte a posto, attribuendo alle liste che non appoggiavano l’attuale sindaco la maggioranza delle poltrone consiliari. La seconda è che essendosi il sindaco strenuamente opposto, con l’ausilio di un ottimo avvocato ( la cui parcella è stata addebitata a noi cittadini), alle giuste ragioni degli esclusi, questi non avrebbero dovuto mancare l’occasione per costringerlo a orientare la sua attività amministrativa verso la realizzazione di un programma più aderente al loro. Nulla di tutto ciò è accaduto, perchè? E’ questo l’interrogativo a cui bisognerebbe dare risposte, ricercando le cause vere del balletto che ha impegnato, sin dalla nascita di questa amministrazione, i consiglieri con la conseguente rotazione degli assessori. I mostri che ruolo hanno avuto e hanno in questa storia? Il giornale può fornirci una risposta?

  2. prendo e faccio anche mia un commento di Giacomo Greco :
    Dov’è l’orgoglio terrasinese? In quali contrade si trascina? Sotto i nostri occhi si compie lo scempio del nostro paese e l’unica voce che si alza oltre il bisbiglio timido di qualche residente è quella di un deputato che ha preso tanto a cuore le nostre vicende da farsene accorato carico. Nuovo Don Chisciotte o paladino di giuste cause? Sino a quando lasceremo che si batta al nostro posto per una causa che è solo nostra?

  3. Caro Giacomo, la tua analisi non fa una piega. Ma in politica – purtroppo o per fortuna – contano soprattutto i numeri e i numeri dicono che Cucinella, fino a prova contraria, può contare di una maggioranza in aula. Come ben sai, quella stessa maggioranza che gli ha consentito -tra le altre cose – di aumentare le tasse a dismisura. Sulle “origini” e sul “tipo” di maggioranze di cui Cucinella ha fin dal primo momento goduto, poi possiamo disquisire quanto vogliamo. Saluti.

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