Stimatissimo Presidente Matteo Renzi, una riflessione e un interrogativo iniziale. Ci si chiede: è possibile rinnovare la scuola lasciando immutata la preparazione professionale dei docenti non corrispondente alle esigenze e alle aspettative degli alunni di oggi?
di Massimo Dolce *
Riformare la scuola significa essenzialmente rinnovare le competenze professionali dei docenti. Per questa ragione, riformare la scuola significa formare docenti che abbiano competenze disciplinari strettamente collegate alle capacità di saper insegnare attraverso la didattica digitale.
La “Buona Scuola” del governo Renzi trascura questo aspetto fondamentale del rinnovamento scolastico. Si limita a riaffermare l’obbligo dell’aggiornamento per ogni docente, ma non indica modalità concrete per una riqualificazione professionale generalizzata.
Si tratta di cambiare la scuola attuale che è stata definita da molti osservatori “un ghetto” perché non sa rispondere, in maniera adeguata, alle aspettative degli scolari, degli studenti, dei giovani digitali e alle esigenze del mondo del lavoro altamente informatizzato e digitalizzato.
La strada maestra per cambiare la scuola di oggi è quella che conduce ad una radicale innovazione del rapporto didattico, degli obiettivi formativi (saper progettare, lavorare in gruppo, interagire nella rete imparare ad imparare) ambienti di apprendimento innovativi dove si abolisce la lezione cattedratica, le valutazioni finalizzate esclusivamente ai contenuti disciplinari, individualizzare e personalizzare gli apprendimenti, metodologie didattiche digitali e la didattica per competenze.
La mia proposta non è assimilabile alle richieste di un privato, finalizzate alla pubblicazione del lavoro di ricerche compiute nell’ambito della didattica digitale. La mia iniziativa è da collocare in un ambito molto diverso e di ampia prospettiva culturale e sociale.
In concreto, lo scrivente intende offrire a Lei (e quindi al MIUR e ad INDIRE e a tutti i Docenti e Dirigenti) un prodotto già confezionato (si tratta di un testo formato ebook ), pronto all’uso, come strumento già sperimentato e collaudato da proporre e diffondere (con posta elettronica) in tutte le scuole a costo zero.
Si tratta infatti di un percorso di autoformazione che richiede il possesso di un computer o di un tablet collegato alla rete e soprattutto supportato dall’interesse, dalla volontà e dall’impegno a rivedere la propria metodologia d’insegnamento e le proprie competenze didattiche per adeguarle alle esigenze del nostro tempo e alle aspettative degli alunni o, come oggi sono definiti, dei nativi digitali.
Si tratta di una proposta rivoluzionaria:
– offrirebbe ai docenti l’opportunità e il vantaggio di autoaggiornarsi a casa, a scuola, in luoghi, tempi e orari a scelta di ogni docente;
-realizzerebbe la possibilità di rinnovamento strutturale delle metodologie di insegnamento-apprendimento, che la Buona Scuola richiede.
Spero di avere chiarito il motivo delle mie reiterate richieste di autorizzazione ad avviare il predetto progetto di auto riqualificazione professionale dei docenti di ogni ordine e grado di scuola a costo zero e confermo la mia massima disponibilità alla collaborazione.
Cordiali saluti
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* Dirigente scolastico in pensione. Professore di Scienze Umane e Storia, già ricercatore presso la Cattedra di Psicologia Sperimentale dell’Università di Palermo. Fra le numerose opere e studi pubblicati, “Essere psicologo” (2005). Autore di pubblicazioni on line: “Guida all’autoformazione per la realizzazione della scuola digitale IL PRIMO SILLABARIO DIGITALE”.
Gentile Professor Dolce,
desideriamo informarla che il Presidente Renzi ha preso nota di quanto ha voluto rappresentargli e La ringrazia per i suggerimenti e per il Suo contributo di idee.
Distinti saluti,
Ufficio del Presidente Matteo Renzi