ALESSIO, SCOUT TERRASINESE, IN GIAPPONE PER IL “JAMBOREE”

Alessio Orlando, giovane e brillante ingenere, 32 anni compiuti a giugno, è uno di quelli che lo scoutismo ce l’ha come seconda pelle, e forse mai potrà scrollarselo di dosso. E poi perchè dovrebbe? Da almeno vent’anni ci sta dentro con tutti i sentimenti, avendo percorso dal basso (come nella vita si faceva una volta) l’intera trafila, per arrivare oggi in Giappone. In Giappone? E cosa c’entra il Giappone?

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ALESSIO ORLANDO

Il “capo scout” Alessio Orlando

Per farcelo spiegare stabiliamo di incontrarci una sera dopo cena in un bar all’aperto. Fa caldo, ma questo non conta quando dinanzi ti sta un giovane con gli occhi che brillano di ideali e vere attese, “selezionato” per un evento di quelli che faranno storia, esponente regionale di una fra le più organizzate e significative realtà culturali (l’Agesci) gravitanti nel mondo cattolico.

«Il “Jamboree” risale al 1920 -spiega Alessio-. Dopo la Prima Guerra mondiale il fondatore dello scoutismo, l’inglese Smith Baden Powell, si inventa questa manifestazione internazionale concepita come evento di pace, in contrapposizione al clima di quel momento storico che infiammò soprattutto l’Europa. Powell mette insieme 8 mila scout provenienti da 34 nazioni e il primo grande raduno si svolge a Olimpia. Da allora, ogni quattro anni, si ripete in diverse parti del mondo».

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La cartina con i Reparti della Sicilia che partecipano al “Jamboree”

E così, a quattro anni dall’ultimo evento, oggi tocca anche a loro, al reparto sicilianoGiovanni Falcone” di Cinisi-Terrasini (lui fra i principali responsabili che guiderà i 36 giovani siciliani e fra questi un ragazzo di Cinisi).
«Parteciparvi è come l’Olimpiade per gli atleti» -sottolinea-.
Come dargli torto?!

Ma chi stabilisce chi debba partecipare?
«Si presentano le candidature; segue una selezione della durata di un anno basata su precisi curriculum. Possono partecipare ragazzi e ragazze dai 15 ai 16 anni accompagnati da adulti. Però, per far parte di questo “Contingente Italia”, bisogna, come detto, superare delle selezioni in cui si richiede anche la conoscenza della lingua. Per me è un sogno che sembrava irrealizzabile».

Quindi, candidato, selezionato e designato. Ma cos’è, cosa significa esattamente “Jamboree”?

«Per prima cosa, si chiede ai ragazzi di “raccontare” il proprio sogno, la propria esperienza di pace in Giappone e al ritorno. Il tema del viaggio è quello della “enegia”, cioè si va in Giappone per incontrare il mondo. Saremo più di 32 mila da ogni parte del pianeta, inseriti in un mega campo estivo. Molti andranno a vivere ospiti presso famiglie, per far vivere loro questa esperienza di autonomia e responsabilità. Un particolare momento sarà quello dedicato alla città di Hiroshima, distrutta dall’atomica 70 anni fa, un monito per non dimenticare uno dei fatti più gravi della storia del ‘900. Ma vado alla tua domanda: cosa significa “Jamboree“. È l’unione di due parole: “marmellata” e “ragazzi“, dunque una “marmellata di ragazzi”, un impasto di culture e di esperienze fra le più diverse fra giovani provenienti da ogni parte del mondo, per un obiettivo di pace».giappone

 

Immagino ti senta addosso una bella responsabilità …

«Intanto 36 ragazzi siciliani che, se pur selezionati, sempre minorenni sono. Mi sento responsabile per loro, innazitutto, e poi per la fiducia in me riposta dal Comitato regionale e su su a salire. Ma anche responsabile di un sogno».

Siamo certi che non deluderai. Del mega incontro, che si svolgerà dal 24 luglio al 9 agosto, parleranno e scriveranno tutti i media del mondo. L’Amministrazione, il Sindaco, sono stati in qualche modo informati del fatto che un Reparto che ha sede a Cinisi sia stato prescelto a guidare la Sicilia …?

«Poco dopo l’insediamento dell’attuale sindaco, fu inviata una lettera protocollata con carta intestata della “Federazione Italiana dello Scoutismo”. Si chiedeva il patrocinio del Comune senza alcun onere di spesa».

La risposta?

«A tutt’oggi nessuna».

Non bisogna demordere. Andrà meglio nel 2019!
Un “in bocca al lupo” (e … viva il lupo!) da TERRASINI OGGI.

 

 

 

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