Stefano Venuti, il Poeta Ribelle Che Guardava Oltre …

 

 

venuti 2 - Copia (2) - Copia - Copia

VIDEO INTERVISTA

-di Giuseppe Ruffino e Vito Cardinale-

 

Terrasini Oggi”, col servizio odierno, ritorna su questo personaggio scomparso 15 anni fa, che ha sicuramente segnato le vicende politiche e culturali della Sinistra cinisense dal dopoguerra sin quasi alla fine del secolo scorso.

camcorder-149064_640Vi ritorna con un VIDEO che raccoglie le testimonianze di Pino Di Stefano, memoria storica della Sinistra terrasinese, che lo conobbe e frequentò fin dal dopoguerra; Salvo Mangiapane, ex sindaco Dc di Cinisi, suo avversario e amico; Tommaso Chirco, che nei primi anni ’70 aderì, giovane, al Pci di Cinisi; le figlie GIUSI e MARIANGELA, che ne rievocano alcuni tratti umani e politici.

⇒ MERCOLEDÌ 19 AGOSTO LA PREVISTA MOSTRA DI QUADRI NELLA SEDE DELLA COOPERATIVA CULTURALE HELIANTHUS” ⇐ (Link nostro precedente servizio).

___________________________

APRIAMO con un contributo richiesto dal giornale al Prof. Giovanni Ruffino, amico di Stefanino, con cui condivise anni di indimenticabile impegno politico.

venuti 3 - Copia

MAESTRO ARGUTO E TAGLIENTE

di Giovanni Ruffino (*)

Quando, agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso, entrai nel PCI, le due persone nelle quali identificai il Partito a Cinisi e a Terrasini erano tra loro assai diverse. A Terrasini un contadino intelligente e mordace, Ntoni Sapienza; a Cinisi Stefano (anzi Stefanino) Venuti, un intellettuale dotato di una non comune capacità affabulatoria.

Ebbi rapporti frequenti con entrambi, rapporti in un certo modo inevitabilmente complementari, dal momento che nei due paesi – così vicini e così diversi – la vita comunitaria si organizzava e si praticava in modo differente, e di conseguenza anche la vicenda politica.

Essere comunisti a Cinisi o, più in generale, militanti della sinistra, esigeva un differente approccio, rispetto a Terrasini, con le persone e con le cose, cioè con gli accadimenti e i loro presupposti.

Testimonianze molteplici, sulle quali non mi soffermerò, disegnano nel dopoguerra vicende politico-sociali che riflettono assetti economici, gerarchie sociali e gerarchie del potere reale (cioè del potere mafioso), condizioni e marche culturali che contrassegnano differentemente contesti comunitari pur territorialmente tanto vicini.

Per me, giovane militante comunista, Stefano Venuti, “capo” dei comunisti di Cinisi, rappresentava in definitiva la chiave di lettura non soltanto della realtà cinisense, ma anche, in un certo senso, l’interlocutore intelligente nei momenti di mia riflessione sull’altrettanto complessa realtà del mio paese, polarizzata su mare e campagna e con un’incipiente attenzione rivolta al turismo.

Uomini, luoghi, fatti prospettive su cui, tra me e il “compagno” Venuti, si alimentava una discussione (o, come si diceva, un’analisi) a tutto campo. Ed io ero come lo scolaro e lui il maestro, acuto, arguto, tagliente.

Ci si sarà accorti che, in questa mia rievocazione commossa, l’artista  -il pittore, il poeta-  rimane sullo sfondo. La ragione è palese: venuti venutiai miei occhi, nel tempo della iniziale militanza politica, l’homo politicus prevale.

Eppure Stefano Venuti fu un pittore di qualità e un autore di versi che, al di là del loro valore poetico, conferivano a questo politico-intellettuale-artista un contrassegno indelebile, quello di un protagonista singolare del nostro tormentato territorio. (Giovanni Ruffino)
__________________________
(*) Segretario della sezione comunista di Terrasini fra il ’70 e i primi anni ’80; consigliere provinciale per due legislature consecutive fino al 1986 quando si dimise per dissensi con la segreteria provinciale. È stato professore ordinario di Linguistica italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo in cui ha ricoperto il ruolo di preside tra il 1998 e il 2007. Dal 2009 è presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani da lui diretto dal 1981.

___________________

BREVE NOTA BIOGRAFICA
Stefano Venuti nasce a Cinisi nel 1909 da agiata famiglia. Fin da ragazzo, irrequieto e insofferente dell’ambiente conformista che lo circonda, a 17 anni convince il padre a farlo partire per l’Argentina da cui farà ritorno poco dopo. Gira per per la Penisola e nel ’39, mentre si trova a Napoli, riceve l’ordine di partire per la guerra. Viene fatto prigioniero dagli inglesi e nel campo di prigionia, in cui rimarrà per alcuni anni, affina e approfondisce la sua inclinazione alla pittura. Proprio durante la prigionia si fanno strada in lui gli ideali marxisti, avendo incontrato alcuni intellettuali antifascisti tra i quali il famoso pittore fiorentino Nino Tirinnazi che, fra l’altro, lo immortalerà in un bel dipinto. Fra il ’45 e il ’46 fa ritorno a Cinisi e si iscrive al Partito comunista, entra nel gruppo dirigente della locale sezione, animata da personaggi mitici come -solo per citarne alcuni- Filippo Maniaci, Ludovico Pizzo, Peppino Puleo, Giuseppe Sgrò. Nell’estate del ’47, poco dopo l’eccidio di Portella delle Ginestre, vive l’esperienza dell’attentato contro la locale sezione comunista, che rafforza in lui e negli altri la convinzione nell’impegno. Nel ’49 sposa Mela Peralta, di famiglia  antifascista, che ha subìto, durante il Ventennio, pesanti ritorsioni. Dal matrimonio nascono Giusi,  Mariangela e Domenico. Partecipa da protagonista a molte battaglie che la sinistra si intesta, tra le quali quella contro l’esproprio delle terre ai contadini per la costruzione del vicino aeroporto e non esita, fin dal dopoguerra, a denunciare con coraggio nelle pubbliche piazze le collusioni tra alcuni politicanti e la già potente mafia locale. Arricchisce negli anni la sua produzione artistica, ricevendo alcuni premi e riconoscimenti e scrive, negli ultimi anni della vita, un memoriale della sua vita (tra famiglia e impegno politico) custodito gelosamente dai figli. Fino all’ultimo coerente con le sue convinzioni, si spegne nel 2000 nello stesso paese in cui era nato 91 anni prima. (La Redazione)

I L  V I D E O  con le interviste

(nel caso in cui l’audio del video difettasse, siete invitati a cliccare ⇒QUI)

_________________________________

locandina_A4-1

La locandina predisposta dalla Coop. Helianthus

 

APPUNTAMENTO CON STEFANO VENUTI, a 15 anni dalla scomparsa.

Sarà ricordato a Cinisi con un’esposizione di quadri accompagnata da proiezioni di immagini sonore e recital di poesie dell’Artista.
A organizzare l’evento la Coop. culturale Helianthus.
L’apertura della Mostra Mercoledì 19 agosto alle 21:30 in Corso Umberto n.42.
(Visitabile fino a domenica 23/8).

 

 

 

 

Commenta su Facebook
,
One comment on “Stefano Venuti, il Poeta Ribelle Che Guardava Oltre …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *