TERRASINI, ELEZIONI 2016. LA QUIETE (apparente) PRIMA DELLA TEMPESTA

 

 

Elezioni 2016. Le forze politiche, con comodo, si scaldano i muscoli. Fin qui poche certezze e nessun candidato sindaco ufficiale. Intanto il PD esce fuori con un documento in cui condanna le auto-candidature e predica condivisione di progetti e programmi. Nel complesso non sembra intravedersi, al momento attuale, una vera svolta rispetto al passato.

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-di Redazione-

 

Una strana quiete, ma solo apparente, sembra caratterizzare il dibattito politico in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, ma in realtà, sotto la cenere, cova ben altro.

Le forze politiche  – poche strutturate in partiti o movimenti, ma più che altro facenti riferimento a singoli soggetti –  sono in piena fibrillazione, anche se, a dire il vero, in questa fase sembrano avere poche idee e pure confuse, alla ricerca frenetica come sono della giusta collocazione e soprattutto della strategia migliore per affrontare l’ormai imminente chiamata alle urne.

UrnaElettoraleSchedeBluR400_thumb400x275 - CopiaA sei mesi dalla scadenza elettorale, non c’è ancora ufficialmente un candidato sindaco, anche se da tempo di nomi ne circolano diversi.

Nemmeno può dirsi ufficiale la candidatura del sindaco uscente Massimo Cucinella, nonostante la dichiarazione di qualche tempo fa in Aula (citiamo a memoria: il lavoro di una buona amministrazione si vede dopo due mandati consecutivi) con la quale manifestava la chiara intenzione di riproporsi all’elettorato. Evidentemente, nella testa del sindaco uscente, le cose buone da fare devono ancora venire nel prossimo quinquennio, nonostante siano in molti  – stando a quel che si sente in giro –  a scongiurare questa prospettiva.

La coalizione di centro-destra (col determinante appoggio di F.I.) che sostenne Cucinella durante le scorse elezioni sembra a dir poco sbiadita, senza contare che lo scenario politico che consentì la sua elezione cinque anni fa è radicalmente cambiato. Cucinella ha poi governato  – questo non bisogna mai dimenticarlo –  grazie all’appoggio determinante di parti politiche uscite sconfitte da quelle elezioni, ma che, con un repentino salto della quaglia, gli hanno offerto soccorso sin dalle prime battute, garantendogli una pur striminzita maggioranza. Non è dato sapere se queste ultime saranno ancora disposte a puntare su colui il quale ha comunque permesso loro di partecipare al governo della città, senza contare poi che tra gli attuali membri della giunta c’è chi potrebbe nutrire la “comprensibile” aspirazione a candidarsi.
In ogni caso, proprio i “saltatori” dovranno spiegare molte cose ai propri elettori.index

Se si considera, infine, che Cucinella gode di una bassissima popolarità dopo l’esperienza amministrativa che doveva rappresentare la svolta per Terrasini e che invece l’ha fatta scivolare ancor di più nel declivio, le chance di una sua ricandidatura appaiono sempre più improbabili. Dall’altra parte, invece, le forze “alternative” a Cucinella si stanno dando un gran da fare per trovare la quadra, seppur procedendo a tentoni.

Cinisi non è lontana, eppure l’impressione è che alcuni soggetti politici di casa nostra non stiano facendo tesoro di quanto accaduto nelle ultime elezioni del comune vicino. La divisione delle forze politiche, appunto, “alternative” a Giangiacomo Palazzolo (delfino del predecessore Salvatore) lo ha portato agevolmente alla vittoria tanto da ringraziare più volte i suoi diretti avversari per la mancata unità la quale, se si fosse realizzata, lo avrebbe visto probabile sconfitto. Non per niente, con astuzia politica, Palazzolo, per tutta la campagna elettorale, non ha fatto altro che esaltare la candidatura della giovane Impastato come la vera novità di quelle elezioni.

Ma, come detto, la lezione di Cinisi sembra non stia servendo e forse per alcuni non è ancora nemmeno chiaro che la nuova legge elettorale ha eliminato il ballottaggio e che quindi il vincitore uscirà fuori da un unico turno: chi prende più voti vince.
Buon senso politico imporrebbe, quindi, la consapevolezza che i tempi delle candidature temerarie sono finiti poiché non si potrà più confidare nell’obiettivo di superare il primo turno per poi vedersela al ballottaggio dove il voto è più “libero”, più di “opinione”.

Eppure, nonostante questo, non mancherebbero nel panorama un paio di auto candidature a sindaco che avrebbero un senso se fossero espressione del “furor di popolo” o basate sull’altissimo appeal del candidato. Ma così non sembra essere. Sono piuttosto espressione di agglomerati individuali costruiti a tavolino con evidenti limiti in termini elettorali, e perciò costretti a dovere ampliare il sostegno attraverso “patti” e “alleanze” con altre realtà politiche per poterla spuntare. La strategia, quindi, di presentarsi al cospetto del probabile alleato con il nome di un candidato sul vassoio non è certo da manuale del bravo politico.

Su questa linea è collocato il Partito Democratico, l’unico organizzato presente a Terrasini, che in un documento uscito in questi giorni si dice contrario alla corsa alle auto candidature («gioco velleitario e autoreferenziale», si legge nel documento) e si dice «fortemente motivato a costruire progetti e programmi utili alla città candidandosi in prima persona a gestirli e governarli».

(AGN) ELEZIONI REGIONALI 2010 : CAMPANIACon chi però intenda il PD terrasinese portare avanti progetti e programmi non è chiaro. Lo sarà forse quando saranno definitivamente assorbiti i travagli interni che la segreteria locale ha gestito con non poca difficoltà e che ha costretto il segretario provinciale a intervenire personalmente. Eppure il ruolo di questo partito, forte della sua organizzazione a livello territoriale, ma non sempre lineare nella sua attività oppositiva nel paese e in Aula, potrebbe tuttavia essere quello di “polo di aggregazione” di quelle forze “alternative” che non riescono ancora a trovare un assetto.

La partita a Terrasini è quindi ancora lunga e complessa.

Nel frattempo si registra, da una parte, il tentativo di un gruppo di nostalgici di riproporre vecchie figure politiche limitandosi a ricordarne i fasti di un tempo, ma non le altrettanto pagine buie. copertina

Dall’altra parte, invece, si resta a dir poco perplessi dinanzi alla scelta bislacca del gruppo locale di un movimento nazionale, di designare il proprio candidato a sindaco attraverso “primarie” interne cui ha partecipato uno sparutissimo drappello di aderenti.

In entrambi i casi non ci pare si intraveda in questo “nuovo che avanza” una vera proposta alternativa in grado di segnare una reale svolta rispetto al passato.

Questo più o meno lo stato attuale delle cose a Terrasini a sei mesi dal voto. E non ci sarebbe tanto da rallegrarsene a meno che non intervengano, nel brevissimo periodo, fatti straordinariamente nuovi.

 

 

 

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6 comments on “TERRASINI, ELEZIONI 2016. LA QUIETE (apparente) PRIMA DELLA TEMPESTA
  1. Il meetup del Movimento 5 Stelle di Terrasini esprimerà il proprio candidato sindaco attraverso una votazione che verrà fatta la settimana antecedente quella natalizia, 6 settimane per permettere a tutta la base di esprimersi, secondo i principi di Democrazia Partecipata. Detto ciò, l'idea politica alla base della visione Movimentistica è l'antitesi del "mondo partitocratico" dove si muovo esponenti vecchi, meno vecchi e vecchi dentro. Al contrario il meetup terrasinese apre le proprie porte a tutti coloro che volessero attivarsi o semplicemente informarsi; ripudiamo il concetto di "salotto politico" per una più confacente assemblea pubblica; superiamo i limiti della struttura politica riferente al "l'uomo solo al comando" con la creazione insieme ai cittadini di un programma forte, fattibile, rivolto al futuro, che punti al benessere dell'intera comunità e alla tutela del singolo, attraverso una squadra di persone oneste e preparate che strutturino il loro lavoro su principi di efficienza ed efficacia, assolutamente imprescindibili.Invito tutti a partecipare ogni giovedì sera alle 21.00 in via Partinico angolo Via Colombo a Terrasini per scrivere insieme il nostro futuro!

    • Ringraziamo il nostro lettore Antonio Palazzolo per il commento postato all’articolo.Tuttavia facciamo rilevare che commenti come questo, con un taglio puramente propoagandistico, non sono graditi. Pertanto, d’ora in poi, per evitare che nell’attuale fase di pre-campagna elettorale e in quella in cui vi si entrerà in pieno, i commenti saranno opportunamente filtrati per evitare che il giornale possa divenire strumento di propaganda di chicchessia. Questo anche per ribadire la nostra indipendenza da qualsiasi parte politica presente a Terrasini.

  2. Ringraziamo il nostro lettore Antonio Palazzolo per il commento postato all’articolo.Tuttavia facciamo rilevare che commenti come questo, con un taglio puramente propoagandistico, sono quanto meno inopportuni. Pertanto, d’ora in poi, e fino alla conclusione della competizione elettorale, i commenti saranno opportunamente filtrati per evitare che il giornale possa divenire strumento di propaganda di chicchessia. Questo anche per ribadire la nostra indipendenza da qualsiasi parte politica presente a Terrasini.

  3. Non mi stupisce affatto l'uscita del documento del PD sulle "autocandidature"; dimenticano che è diritto di ciascun cittadino candidarsi, come recita la Costituzione Italiana. Un partito che di "sinistra" ha ormai solo una condotta politica volta a soddisfare le proprie velleità dirigenziali ed economiche che al bene del paese e della sua ripresa. Degni seguaci di quell'ignorante di Faraone e del Furbetto, ma neanche tanto, di Matteo Renzi.

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