TURISMO: ECCO COM’È TERRASINI E COME POTREBBE ESSERE

 

LO RIPROPONIAMO TALE E QUALE
In questi giorni di grande impegno politico-elettorale, riproponiamo il qualificato intervento di Dario Ferrante pubblicato dal nostro giornale nel settembre 2015 a conclusione della stagione estiva. La riflessione di Ferrante ebbe larghissima accoglienza fra i nostri lettori per il modo semplice di porre annose questioni in cui la nostra Cittadina sembra essersi avviluppata. Per questo lo rimettiamo in circolo, augurandoci che possa essere da sprone ai nostri prossimi amministratori.

La Redazione

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Terrasini e il turismo. Pubblichiamo un contributo per Terrasini Oggi di Dario Ferrante, uno dei massimi esperti di turismo in Sicilia. Che dice: «Terrasini potrebbe diventare un polo turistico di eccellenza. Basterebbe poco. Da imprenditore turistico ho provato a spostare flussituristici a Terrasini, ma per la mancanza di strutture ricettive adeguate unite alla mancanza di eventi e attrattive culturali sono stato costretto a spostare altrove la programmazione prevista».

di Dario Ferrante*

FERRANTE

Dario Ferrante su “I Love Sicilia”, che recentemente gli ha dedicato un articolo.

Ho sempre trovato speciale Terrasini. Tanti ricordi legati alla mia adolescenza, al periodo scolastico. Quelle estati magiche a casa dei compagni di scuola e amici che si trasferivano per le vacanze. Giornate memorabili. Erano gli anni d’oro di Città del Mare.

Tornai a Terrasini negli anni successivi ed ho sempre amato quell’atmosfera turistica che si respirava: eventi, concerti, bella gente, lo struscio in piazza e nel lungomare, la spiaggia, la pizza da Basile con gli amici, gli incontri con un mondo variopinto e multiculturale.

Da “adulto” (e imprenditore turistico) sono tornato a Terrasini una decina di anni fa. Consapevole delle sue incredibili potenzialità (avendo tutto quanto il turista chiede e cioè tradizione, mare, negozi, ristoranti, centro abitato, vicinanza all’aeroporto e posizione logistica perfetta per scoprire la Sicilia occidentale) ho provato a convogliare flussi turistici dalla Germania e Svezia. Turisti non interessati a vivere la loro vacanza ostaggi di un villaggio, ma viaggiatori consapevoli ed interessati a vivere delle esperienze. Ospiti interessati a spendere, avendo in cambio servizi adeguati. Purtroppo la mancanza di strutture ricettive adeguate e sufficienti unite alla mancanza di eventi e attrattive culturali non hanno permesso di costruire una “destinazione turistica” che potesse reggere negli anni. E così, dopo un timido tentativo, sono stato costretto a spostare altrove la programmazione prevista.

mercatino

Il Souk. Il Lungomare occupato dagli ambulanti che vendono scarpe e borse contraffatte.

Sono tornato a Terrasini qualche settimana fa, in piena stagione turistica, con alcuni partner stranieri. Ma quella non era più la Terrasini dei miei ricordi. La splendida piazza aveva, come dire, cambiato forma. Non parlo della conformazione, bensì della sua essenza. Quello che un tempo era “struscio” e atmosfera sembrava essersi trasformato in schiamazzo ed anarchia assoluta. Una movida esagerata. Quel suggestivo lungomare sembrava diventato un souk (caratteristica comune, ahimè, a tante altre città e destinazioni turistiche siciliane) senza controllo. La splendida spiaggia ridotta a discarica a cielo aperto da utenti incivili e tanfo ovunque. Problemi di viabilità, sporcizia, disordine.
E confesso che ho provato tanta delusione. Delusione e rabbia.

Non amo fare critiche tout court, ma vorrei solamente rivolgere un modesto suggerimento costruttivo all’amministrazione e ai terrasinesi. Un piccolo appello da chi ama la vostra cittadina. Avete tra le mani una macchina da guerra (e ve lo dice un pacifista) che potrebbe diventare un polo turistico di eccellenza. Basterebbe poco per avere un posto rilevante nel panorama turistico siciliano ed attrarre turisti di qualità. Turismo che garantirebbe indotto e benessere economico alla comunità, tranquillità per i residenti (e probabilmente anche per le forze dell’ordine), sicurezza e futuro per i giovani.

Oggi i turisti sono cambiati. Non conta più dove si va, bensì il motivo, la passione, i desideri. Ma soprattutto, nessuno è disposto a tollerare disagi in virtù di un passato illustre. Il turismo di oggi non ha più niente a che fare con quello del passato e ci sono così tante destinazioni turistiche nel mondo che occorre andarsi a prendere il turista a casa e condurlo a destinazione per mano. E quando arriva, va trattato come bene prezioso in quanto generatore e moltiplicatore di economia. Ma per far questo, occorre prima garantire i servizi essenziali, curare il decoro, la sicurezza per le strade, la mobilità, la promozione. Utilizzando anche i proventi della tassa di soggiorno. E contemporaneamente, sensibilizzare la propria comunità ad avere cura delle propria città. Tutto il resto avverrà di conseguenza.

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*Dario Ferrante è attualmente Direttore Generale di “Tour Plus Sicilia” e di “Absolute Sicilia”.

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3 comments on “TURISMO: ECCO COM’È TERRASINI E COME POTREBBE ESSERE
  1. Bell'articolo! E' da anni che anche noi diciamo le stesse cose!! Ma a terrasini è difficile, oggi, riuscire a fare marcia indietro. La piazza era caratteristica ed è stata snaturata togliendo gli alberi (Ficus) e mettendo un basolato molto brutto, non adatto ad una bella piazza. Se qualcuno vuole vedere quel'è il basolato giusto basta andare a Catania, dove è stato rifatta la pavimentazione del centro storico. Con un basolato che sembra quello originale, molto bello. Ma è anche bello quello che all'epoca Claudio Catalfio fece mettere alla villa di Terrasini. Il problema è a terrasini manca la cultura del bello. Pare che non ci sia più chi ha gusto. Tutto si fa male, e si spendono un mare di soldi per niente. Avete visto la via Giuseppe Di Stefano, dove ci sono gli archi? Tutta rotta e sporca di gomme americane che i ragazzacci della notte e del giorno buttano a terra (i pallini neri di cui è tappezzata la strada!). Il Ferrante parla di decoro e sicurezza!! Ed io vi dico che oggi è molto difficile ottenere ciò. I giovani bevono, fumano e la notte si divertono a distruggere piante, auto, case, ecc., E vengono anche giovani da Partinico, Carini, e tutti i paesi vicini perchè sanno che a terrasini c'è la movida, si balla, si beve, ci si sballa e poi ci si diverte a spaccare tutto. Tanto chi li ferma? La sicurezza: come può esserci sicurezza in una situazione del genere? Ecco perchè è difficile che il turismo di qualità ritorni a terrasini. Io non dico queste cose da anni perchè ho il piacere di parlare male di terrasini, dei suoi amministratori e dei suoi commercianti, ma perchè mi dispiace molto vedere come si è ridotta. E continuo a dire che è molto difficile riportarla al punto di partenza. Sarebbe bello se solo ritornasse ad essere un bellissimo paese con una gran bella costa pulita e non compromessa dal cemento, dai moli inutili. Dove la piazza era un luogo di passeggio. le famiglie nelle sere d'estate si riunivano con gli amici davanti le porte di casa, dove si godevano il fresco, oppure si facevano passeggiate sino alla spiaggia di Magaggiare,dove oggi c'è l'hotel Azzolini, o si andava al cinema, all'Arena Floreal. Ma al mattino tutti erano a mare. E che mare!! Ecco perchè intere famiglie sceglievano di villeggiare a terrasini. Si affittavano le case dei pescatori, in paese (i pescatori si spostavano in campagna), e se ne tornavano in città alla fine dell'estate. E la sera? La sera eravamo tutti stanchi delle belle giornate passate a divertirci così e si andava a letto. C'erano anche locali dove si ballava e si organizzavano piccole manifestazioni. Ogni tanto in piazza si sentiva musica, era quella dei joubox. Ma erano canzoni di Bongusto, Peppino Di Capri, ecc. vera musica, non martellamenti che fanno diventare nevrotici ed aggressivi. Come sarebbe bello se terrasini ritornasse ad essere così!!!!

  2. Cara AnnaMaria sono e resteranno ricordi Che non ritorneranno piu’ essendo tali.Anche io mi ricordo la bella Terrasini con tutta la sua semplicita’…..oggi invece e’ un caos la chiamano movida,che poi in parole esplicite si puo’ definire casino…….Io vivo oltre oceano da ben 15 anni,e tutte le volte che ritorno,trovo la mia Terrasini come una discoteca a cielo aperto,non ci sono regole,non c’e’ giustizia su tutto cio che questi gestori di locali abusano nel territorio.Non e’ un caso se nessuno vuole investire in citta’ del mare,proprio come dice Ferrante.Un saluto.

  3. Io ho conosciuto Terrasini da poco, mi piace specialmente d’inverno, certo bisogna in estate avere una pianificazione diversa da quella attuale, sottolineare il lungo mare con quelle bancarelle propri non vanno bene, chiedere aiuto a chi nel turismo ci lavora e ha le competenze sarebbe per questa amministrazione una opportunità unica, per quanto riguarda il mare, fortemente inquinato investire sui depuratori assolutamente, pulizia e decoro saranno vincent

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