L’OPINIONE
di Claudio Catalfio
Il lettore ci invia un contributo molto interessante (su un argomento di cui il giornale si è più volte occupato), che non esitiamo a pubblicare. In realtà ci era stato inviato il giorno prima del voto ma, per una serie di circostanze, soltanto oggi ci è stato possibile vagliarlo. Il fatto che si pubblichi oggi, a 48 ore dall’esito elettorale, non toglie neanche un grammo all’attualità della proposta (anzi, assume maggiore peso) e ci conferma nell’idea che non basta eleggere un sindaco per accendere la speranza nel futuro di un paese. Occorre anche e soprattutto l’apporto di idee e proposte da parte di tutti, dal primo all’ulitmo dei cittadini.
Gentile Redazione,
invio una riflessione sul tema della linea ferroviaria che attraversa e circonda Terrasini e sul sottopassaggio pensato dai nostri rappresentanti politici per ovviare parzialmente a questo problema. Mi sono impegnato a completare questo testo prima della fine del periodo elettorale proprio perché affronta un problema trasversale, che oltrepassa qualsiasi schieramento politico e ogni recinto di appartenenza, dunque si propone di parlare a tutti i residenti e i frequentatori di Terrasini e a tutti i rappresentanti politici che siederanno in Comune, al di là di chi essi siano. Eviterò qualsiasi nota polemica che pure potrebbe essere legittima e cercherò di riassumere tutto molto brevemente, per quanto possibile.
Pur non avendo seguito da vicino la campagna elettorale che si è appena conclusa, ho sentito che, tra i vari temi in discussione, il sottopassaggio è stato uno dei più citati e se ne comprendono i motivi, visto il grave e grande disagio che il paese subisce dalla presenza di una linea ferrata che lo circonda completamente. Oltre a tutto il tempo sottrattoci restando in attesa di un treno modello vintage che fatica a compiere il suo accidentato percorso, vi è anche l’aspetto più grave di un possibile danno irreparabile al malato che viene trasportato da un’ambulanza costretta a rimanere ferma ad aspettare il treno.
Tuttavia, nonostante ciò, la soluzione del sottopassaggio appare insensata e addirittura controproducente se entriamo maggiormente nel merito della situazione. Bisogna innanzi tutto dire che RFI si accinge a completare la tratta metropolitana che collega Palermo centrale all’aeroporto Falcone e Borsellino e che questo gigantesco ed epocale intervento sta per eliminare tutti i passaggi a livello presenti su questa linea grazie all’interramento dei binari.
Altro elemento da tenere in considerazione è che la tratta Palermo – Trapani, nella quale rientra la stazione di Cinisi-Terrasini, oltre a essere obsoleta, è stata anche investita da una frana il 25 febbraio 2013 che ha bloccato la diramazione via Milo, nel tratto Alcamo-Trapani, causando di fatto la sospensione del servizio di Trenitalia anche nella zona di Trapani (mentre la provincia occidentale di Palermo è bloccata a causa dei lavori di ammodernamento in corso, prima citati). Questo grave evento ha allertato alcuni rappresentanti politici nazionali, che hanno dato voce a questo problema nel Senato della Repubblica con due atti (19 dicembre2013 e 23 dicembre 2013), arrivando a far approvare un ordine del giorno che «impegna il Governo: a provvedere, di concerto con Rfi e la regione Sicilia, al ripristino della funzionalità, al potenziamento e alla messa in sicurezza della tratta ferroviaria che collega Palermo a Trapani, via Milo e Calatafimi al fine di garantire la piena efficienza dei collegamenti tra gli aeroporti di Punta Raisi di Palermo e Birgi di Trapani; a provvedere alla riattivazione dei collegamenti ferroviari recentemente soppressi tra Alcamo e Palermo, al fine di garantire a cittadini ed imprese, insieme alla riapertura della tratta ferroviaria Palermo-Trapani, via Milo, la piena mobilità nella provincia di Trapani e con la provincia di Palermo.» (OdG del 5 novembre 2014)
Ultimi elementi interessanti da evidenziare sono:
– il programma di investimenti in Sicilia presentato da RFI risalente addirittura al 2003, dove, in merito alla velocizzazione della linea Palermo-Trapani, si afferma che «È in corso lo studio di fattibilità per il potenziamento della Palermo-Trapani. Il costo complessivo dell’intervento è valutato in circa 600 milioni di euro.» (fonte);
– il comunicato del 12 giugno 2015 della senatrice Orrù sull’incontro tra RFI e Regione Sicilia (cfr. fonte);
– il comunicato del 26 maggio 2016 della senatrice Orrù, dove tra l’altro si evince che il collegamento tra gli aeroporti di Palermo e Trapani è in fase di progetto preliminare (cfr. fonte).
Dunque, appare evidente che esiste la concreta possibilità di far partire i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria Palermo-Trapani, lavori che consentirebbero di realizzare l’interramento della ferrovia nella zona che comprende Cinisi e sopratutto Terrasini, eliminando tutti i passaggi a livello che bloccano il nostro paese e risolvendo così del tutto la questione.
In questa prospettiva il sottopassaggio risulta addirittura dannoso, in quanto pregiudicherebbe la possibilità di interrare la ferrovia, senza considerare che sarebbe una spesa sostenuta dal Comune e che risolverebbe solo molto parzialmente il problema, visto che tutti i passaggi a livello esistenti resterebbero al loro posto, bloccando ampia parte del paese oltre che la S.S. 113 in direzione Paternella. Considerando l’alternativa, si può dire che il sottopassaggio garantirà anche per il futuro gran parte dei problemi attuali, piuttosto che fornire una parziale soluzione ad essi.
Mi avvio alla conclusione invitando tutti i nostri nuovi rappresentanti, il sindaco con la sua giunta e tutto il consiglio comunale (chiunque essi siano) a riflettere su tutti questi dati di fatto, ad abbandonare l’idea di un sottopassaggio e a portare avanti il progetto di interramento della ferrovia nel territorio di Cinisi e Terrasini al fine di eliminare tutti i passaggi a livello presenti tra Via Aldo Moro a Cinisi e la S.S. 113 in territorio di Terrasini.
Si tratta di un’opera fondamentale e necessaria non solo per ammodernare la linea ferroviaria ma, nel nostro caso specifico, per ristabilire una viabilità normale in un paese che ha mostrato molta pazienza per lungo tempo, fermo in coda al passaggio a livello, e che oggi ha tutto il diritto di chiedere un intervento veloce ed efficace per risolvere definitivamente questo problema.
A mio parere gli eletti hanno il dovere di farlo, devono portare le richieste e le esigenze più che legittime del paese a livello regionale e nazionale e devono coinvolgere nel dibattito RFI, spiegare che il problema non può essere più ignorato o rinviato. Ogni gruppo politico deve rivolgersi ai suoi referenti politici regionali e nazionali per portare tutti insieme a casa questo risultato. Per velocizzare al massimo la risoluzione del problema si potrebbe valutare anche l’idea di premere per ottenere un finanziamento parziale, che intanto dia avvio ai lavori nei pochi chilometri compresi tra la stazione di Piraineto (dove la Palermo-Trapani si interseca con la tratta metropolitana) e una delle stazioni successive a quella di Cinisi-Terrasini.
Naturalmente chi deciderà di portare avanti il progetto del sottopassaggio dovrà spiegare a tutti perché non ha scelto un’alternativa che è preferibile da ogni punto di vista e ha invece condannato il paese ad una eterna coesistenza con i passaggi a livello.
Spero di aver dato un contributo interessante alla discussione, con dati concreti a cui i nostri rappresentanti possono fare riferimento nel portare avanti questa battaglia politica e di civiltà.
Mi scuso se mi sono dilungato troppo ma ho cercato un equilibrio tra brevità e completezza. Ringrazio Terrasini Oggi per il suo lavoro e per lo spazio che vorrà eventualmente dare a questo intervento.
Saluti
Claudio Catalfio