L’OPERETTA INFINITA DEL CANILE COMUNALE

Accorata lettera al Sindaco di Daniele Impastato, il “volontario puro” che da anni si occupa di randagi. L’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Palazzolo spiega che siamo ormai a un passo dalla conclusione. Segue una breve dichiarazione di Bruno Alioto, un altro volontario.
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Servizio di Giuseppe Ruffino e Vito Cardinale

La lettera di Daniele Impastato
Caro signor sindaco,
lo scrivente Daniele Impastato,  residente in via (……..) di codesto disgraziato comune (purtroppo ma non è il solo, sempre e sottolineo purtroppo) dichiara quanto segue:
Essendo stato a Caporama quasi ogni giorno negli ultimi tempi per occuparmi di una cucciolata di cui si dovrebbe occupare peraltro la sua amministrazione con la già presente struttura denominata “canile comunale” e mai terminata perché manca sempre qualcosa per terminarla, oltretutto quel qualcosa richiede sempre tempi interminabili non si capisce per quale sorta di destino infausto. Ma tralasciamo per ora il canile e andiamo al nocciolo della questione, dicevo dei cuccioli di cui mi occupo visto che non lo fa nessun altro e con quei 290 euro al mese di pensione che mi ritrovo dovrei campare io e loro (ma non sono gli unici in tutto sono quasi 25 gli animali di cui mi occupo) […………]. La richiesta e’ semplice, vuole o non vuole occuparsi della questione randagismo una volta e per tutte, e in particolare visto che questa e-mail riguarda caporama vuole fare sterilizzare le cagne e i cani che stazionano li ormai da anni e si sono riprodotti a dismisura senza che nessuno sia intervenuto? In base alla legge regionale siciliana n° 15 del 3 luglio del 2000 parrebbe proprio di si, ma guarda un po’… , esiste una legge che si occupa di randagismo, ma naturalmente disattesa da quasi tutte le amministrazioni del centro-sud Italia da ben 14 anni. E mi sa proprio che è arrivata l’ora di voltare pagina.
Con affetto

Daniele Impastato

Il canile (presidio veterinario)
INTERVISTA ALL’ASS. AI LL.PP. PIETRO PALAZZOLO  
 
 
 
Assessore Palazzolo, corre voce che, per quanto riguarda il canile  -poichè di questo parliamo-,  siate stati punti, assieme con la precedente amministrazione, dalla “mosca Tze-Tze”. Ora, a parte il sonno e l’ironia, com’è finita? Da quattro anni se ne parla!
 
La puntura della mosca Tze-Tze provoca anche cancrena … Ma noi non siamo né addormentati, né incancreniti, siamo dei giovani assessori che, nonostante tutto, cercano di fare del loro meglio per risolvere i problemi del paese. La situazione del canile, da quando sono assessore, vede la partenza di una gara d’appalto per definire la struttura.
Da chi è stata vinta la gara? e l’importo? e il progettista?
La gara è stata vinta dalla Ditta Rubino per un importo di circa 40 mila €, l’URP l’architetto Carano e il progettista il geometra Tocco. Nella prima fase era stato redatto dall’arc. Costanza Ruffino, se non ricordo male. Quando subentrai io la gara era già partita …
quindi …?
 … quindi sono partiti i lavori e sono stati completati, sono state comprate le porte interne e gli infissi, gli accessori per i servizi igienici … recipienti idrici … Però infissi esterni e porte, in attesa della definitiva conclusione, sono stati conservati in magazzino per evitare azioni di vandalismo, essendo il sito molto isolato. Ma circa sei mesi fa, in seguito ad una ispezione di due medici dell’Asl-Asp veterinario di Carini, ci è stato fatto notare che, in una recente norma, mancavano alla struttura circa 15 metri quadri riservati al personale, norma non esistente in precedenza.
Da qui l’adeguamento …?
Qui si è bloccato l’iter. A questo punto abbiamo avuto l’idea, approfittando della liquidazione della “Terrasini Servizi”, di prelevare e utilizzare un container messo in deposito, dotato di servizi igienici e ufficio. Lo abbiamo fatto trasportare presso il campo sportivo per essere adeguato alle norme previste, soprattutto quelle sull’elettricità. A questo punto è stato necessario fare la variante al progetto preesistente, il che ci ha fatto perdere moltissimo tempo …
E già, effettivamente si tratta di cose molto complesse!
A dirlo è semplice, ma poi si cozza sempre con i soldi, perché le varianti (adeguamento del container) sorgono sempre complicazioni. La variante è in corso, ma siamo bloccati a questo punto.
Non è successo altro?
Due giorni fa i tecnici elettricisti sono andati in loco per risolvere un altro piccolo problema: manca solamente il cavo di alimentazione per l’energia elettrica. Vi sono due soluzioni possibili, considerato che dal canile al primo punto luce ci sono circa 500 metri. La prima soluzione, avendo già acquistato i cavi, potrebbe essere quella che, a fare l’attacco, sia il Comune stesso con i propri operai, interrando i cavi; ma questa soluzione sarebbe sconsigliabile per via dei frequenti furti di rame; la seconda soluzione è che sia direttamente l’ENEL a fare l’attacco aereo, ma i costi sarebbero alti. Aspettiamo, comunque, che l’Enel ci invii il preventivo già richiesto. Non appena sarà superato questo scoglio, si monterà il tutto e il canile sarà pronto in ogni parte.
Ma una decisione sui cavi elettrici dovrete pur prenderla …
Ci sono i pro e i contro … è una questione di fondi; con l’Enel la spesa sarebbe elevata. Non sappiamo ancora. Comunque l’ultima parola spetterà all’Enel in base alla normativa: a parte i furti, si potrà interrare la linea? Siamo in attesa di una risposta chiara, dopo di che decidiamo.
La tipologia del canile qual è effettivamente?
Non si tratta, come molti credono, di un canile-ricovero, ma sanitario, di transito. Cioè ci si limita a raccogliere i cani, curarli se necessario, soprattutto sterilizzarli, e riportarli nel sito da cui erano stati prelevati, perché questo impone la legge.
Quanti anni o mesi ancora per poter vedere operativa la struttura?
Io non riesco a prendere in giro nessuno. Spero in cuor mio che nel giro di 20 giorni … un mese si riesca a concludere tutto dal punto di vista strutturale. Ma un altro problema verrà dopo e riguarderà la gestione. Si dovrà fare un bando per la gestione del servizio aperto alle varie associazioni … Già una bozza di bando esiste.
Un’ultima domanda: il rapporto fra Comune e volontari mi pare, da quello che sento, che sia piuttosto sofferto o mi sbaglio?
È di collaborazione e di sofferenza. Di collaborazione perché si tenta in tutti i modi, anche attraverso i consigliere Giliberti e Censoplano, di agevolare la loro azione in collaborazione con l’Associazione Pluto, Daniele Impastato e altri … Anche di sofferenza perché il Comune non ha le necessarie disponibilità finanziarie, notevoli, per venire incontro a tutte le richieste di intervento.
Si conclude qui l’intervista. Ci salutiamo e mentre gli stringo la mano non posso evitare di pensare all’Istmo di Suez realizzato, due secoli fa, in meno tempo rispetto al nostro canile.
(Mentre sto per allontanami incrocio il sig. Bruno Alioto, un “volontario puro”, con un cucciolo trovatello al guinzaglio).

 Breve intervista (audio) a Bruno Alioto.

                                                                                                              giuru


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3 comments on “L’OPERETTA INFINITA DEL CANILE COMUNALE
  1. Dovremmo cominciare a smetterla di farci scudo delle leggi, soprattutto se patentemente sbagliate, come questa regionale che regola il randagismo. Ma che senso ha il fatto che un privato è tenuto alla salute ed a rispondere dell’operato del proprio cane verso terzi, ed un’amministrazione comunale invece no?
    Che significa che un’amministrazione è tenuta a microchippare, sterilizzare e rimettere i cani in loco? Randagi in giro non c’è ne devono essere, soprattutto nel centro abitato, come in tutti i comuni civili.
    Chiunque sosti in piazza assiste a frequenti assalti da parte dei bulli che presidiano la stessa, nei confronti di qualche ignaro cittadino che osa portare a spasso il proprio amico a quattro zampe civilmente al guinzaglio. Cosa che succede anche al lungomare dove più volte sono dovuto arretrare sotto la minaccia di cani liberi all’altezza del villaggio dei pescatori o anche vicino al porto.
    Sono morte persone ed lire sono state morse. Ed ancora dobbiamo sentire questi cincischiamenti, questi balbettii, questi “non possumus” della politica. Gli amministratori sono nominati per risolvere problemi, per trovare soluzioni, anche quando le pastoie burocratiche e le insufficienti risorse economiche creano ostacoli. Se non sono in grado di farlo, sarebbe più corretto ed onorevole prenderne atto pubblicamente e dimettersi.

    Fabio Palacino

    PS: amo gli animali e soprattutto i cani, ne sa qualcosa il mio meticcio trovato nelle campagne dello Zucco sette anni fa, microchippato, amorevolmente curato e che è rimasto con me in tutti i miei traslochi e i miei spostamenti.

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