(seconda parte)
Oggi vorrei soffermarmi su quell’aspetto forse più tangibile agli occhi di tutti: il cambiamento climatico.
di Guido Sammartino
Non so voi, ma io ricordo distintamente il regolare susseguirsi delle stagioni che accompagnava la mia non troppo lontana adolescenza, con i suoi momenti di ordinaria follia (come la focosa estate del 1982) ma sempre coerente nel suo svolgimento.
Ormai da decenni si discute su come poter ridurre l’indiscriminato inquinamento planetario che sta stravolgendo il nostro clima…si dice sempre che abbiamo raggiunto un livello critico e che bisogna fare qualcosa di concreto.
Sarà una mia impressione ma sembra che si stia facendo esattamente il contrario. Come è possibile avere la soluzione a portata di mano e fare esattamente di tutto per distruggere il nostro pianeta? Siamo allora diventati tutti pazzi?
Ma se ci fosse dell’altro? Se non ci venisse detta tutta la verità?
I governi di tutto il mondo (ITALIA COMPRESA), con il “generoso” contributo di imprese private e multinazionali, da circa mezzo secolo starebbero svolgendo esperimenti di GEOINGEGNERIA atti a modificare le condizioni climatiche e il cui fine appare da sempre poco chiaro. Tutto ciò è ormai questione certa e ben documentata …
Vi riporto, solo per fare un esempio, un accordo di cooperazione ITALIA-USA su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici.
Il progetto aveva l’obiettivo dichiarato di sviluppare tecnologie per le energie rinnovabili, ma all’interno del rapporto si leggeva che tra gli scopi vi era l’attività di ricerca eco fisiologica su diversi siti italiani dove venivano modificate artificialmente le condizioni ambientali a cui è esposta la vegetazione e la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni climatiche per contrastare il surriscaldamento terrestre. (QUINDI NON VI PREOCCUPATE. È TUTTO PER IL NOSTRO BENE!)
I fatti dimostrano ormai che è possibile senza grosse difficoltà interferire sul clima, ma con che rilevanza ciò sia possibile non ci è dato sapere…ma soprattutto perché qualcuno sarebbe disposto a investire ingenti quantità di denaro per inondare il cielo di sostanze potenzialmente tossiche?
Volevo concludere ricordando un “simpatico” servizio mandato in onda dal tg1 nel lontano 2007 in cui ironicamente e senza dar peso alla cosa, si affermava come finalmente era possibile interferire artificialmente sulle precipitazioni atmosferiche. In occasione di una importante cerimonia tenutasi a Mosca, il governo russo ha autorizzato il rilascio di una “non si sa quanto ecologica” miscela di sostanze nei cieli della città da parte di aerei militari, che hanno puntualmente evitato che la festa si svolgesse sotto la nostra amata pioggia.
Nella terza ed ultima parte dedicata alle scie chimiche proverò a descrivere gli scenari che si celano dietro a tutto questo, ma è solo uno dei tanti punti di vista.
Nei prossimi argomenti, chiuso provvisoriamente l’argomento “scie”, proverò ad affrontare qualcosa che mi sta veramente a cuore: SALUTE E MALATTIA.
Siamo destinati ad essere malati?
(fine II)