L’ASSURDA POLEMICA DEL M5S DI TERRASINI COL NOSTRO BLOG

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L’assurda polemica del M5S nei confronti del nostro giornale deve farci riflettere. E se pensiamo che è questa la nuova classe politica che si propone per risollevare le sorti di Terrasini, allora … “non ci resta che piangere”!

«Guarda Andreotti, guardalo bene, e impara come si sta al mondo», dice Vittorio Sbardella, nel film Il Divo, al vicino di banco durante la seduta in cui Scalfaro viene eletto Presidente della Repubblica. È il momento del tracollo, della massima delusione per il divin Giulio che incassa  con imperturbabile silenzio, con stile e compostezza, prendendo coscienza che il momento che aspettava da una vita (la presidenza della Repubblica) non sarebbe più arrivato.

Prima di essere accusati di andreottismo, o nostalgici della Prima Repubblica (gomplotto!), è bene precisare che abbiamo preso in prestito la frase del famoso film di Paolo Sorrentino per sottolineare come una certa politica di oggi sia completamente priva di ogni forma di educazione istituzionale e personale, da cui discende l’incapacità di rapportarsi all’esterno con stile e compostezza. Questo modo informe di vivere i rapporti sociali la rintracciamo proprio tra quei nuovi soggetti che pretendono di rappresentare il nuovo corso della politica. Senza avere la benché minima idea, appunto, di come si sta al mondo.

I FATTI. Il nostro blog nei giorni scorsi ha ricevuto un comunicato in ‘formato immagine’ dal Movimento Cinque Stelle di Terrasini relativo a un incontro sul tema rifiuti, in programma per oggi, sabato 21. Ora, chi conosce i laboriosi passaggi tecnici della pubblicazione di un qualsiasi articolo (in special modo con immagini, sulle quali a volte si interviene scindendole in due parti), sa bene quanto si possa incorrere in errori o dimenticanze, soprattutto se non si ha l’accortezza di controllare alla fine dei vari passaggi. In questo processo poi, se si è particolarmente oberati da lavoro e, soprattutto, si è stanchi, l’errore può capitare (sono gli amici che, benevolmente, te lo fanno notare con una mail o una telefonata).

Così come avvenuto in casi analoghi, abbiamo provveduto a dare spazio all’evento in programma, pubblicando il comunicato e condividendo l’articolo sui social network. Per un mero errore tecnico, dunque, è stata pubblicata solo una parte dell’immagine, mentre la seconda, che riportava i nomi dei relatori, è purtroppo saltata.

commento

Il commento di tale “Giuseppe”

Colui il quale cura questi aspetti tecnici (persona notoriamente faziosa e subdola!) non si è accorto dell’errore fin quando lo ha fatto presente tale Giuseppe (nessun cognome, nessun incarico specificato e con un tono, sin dalle prime battute, inspiegabilmente polemico), attraverso un commento sul blog. (Lo scambio di battutecommenti, affinché i lettori possano farsi un giudizio personale, è visibile sul blog stesso).

Il giorno dopo, con un post sui social network, il Movimento Cinque Stelle di Terrasini attacca il nostro giornale con la pesante accusa di faziosità e di omissione di informazioni (niente meno!), aggiungendo che da quel momento i grillini non avrebbero più inviato alcun comunicato.

comunicato

L’attacco del M5S al nostro giornale

Definire ridicola tutta la vicenda è forse poco, tanto che avremmo volentieri fatto a meno di scrivere queste righe, impegnati, come siamo, in questioni di altra natura.

Il nostro giornale ha sempre dato spazio a tutti e la rete in questo senso non perdona: basta infatti “sfogliare” il giornale on line per rendersi conto che proprio il Movimento Cinque Stelle di Terrasini è quello che da sempre ha avuto maggiore spazio.

Ridicola è anche l’accusa dei Cinque Stelle. Infatti saremmo stati faziosi e omissivi se avessimo completamente ignorato l’evento, se non avessimo insomma pubblicato il comunicato stampa, e ricordiamo che nessuno ci obbliga a farlo. E invece, cosi come sempre fatto, abbiamo dato il giusto spazio e solo per un caso fortuito una delle due immagini è saltata. Quindi, al massimo, l’accusa potrebbe essere di mezza faziosità, di mezza omissione!

Non ci sarebbe da aggiungere altro, a parte l’amarezza che ristagna sul fondo.

 

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