IL MERCATINO DEL CONTADINO INGOIATO DAL “MOSTRO”?

 

Da alcuni venerdì Piazza Titì Consiglio appare deserta  -video-

TESTOPer chi non lo ricordasse o non lo sapesse, il “Mostro” (così fu a suo tempo soprannominato dal nostro giornale e da alcuni cittadini) era l’orribile struttura in metallo che avrebbe dovuto ricoprire la Piazzetta Titì Consiglio, sede del mercatino settimanale del contadino. Oggi il Mostro dicono sia sotterrato, ma anche il “Mercatino” sembra essere scomparso nel nulla.

Il GAL (quello del Golfo di Castellammare) adesso è chiamato direttamente in causa, prevedendo il “contratto” col Comune, che almeno per cinque anni quella piazzetta rimanga sede del mercatino. Altrimenti resterebbe ben poco del «turismo rurale ed enogastronomico» strombettati in questi anni fra una piazzetta pavimentata e il rifacimento dei locali della della “Pro Loco” in Piazza Duomo; fra la biblioteca stravolta nel suo assetto organizzativo e la chiesetta della spiaggia di “San Cataldo” trasformata in un fienile svedese. 

Ora, a sei mesi dalle elezioni amministrative, non ci voleva questa interruzione gastronomica col mercatino deserto. Crea imbarazzo e preoccupazione in Comune, dove l’assessore alle “attività produttive” Norino Vnetimiglia da noi avvicinato, ha tentato fino a ieri, ma senza esito, di fissare un incontro col rappresentante dei produttori agricoli presenti nel mercatino. Cosa stia realmente accadendo resta un mezzo mistero, ma l’assessore, non appena possibile, si è impegnato a svelarci l’arcano.

Intanto accontentiamoci di un piccolo assaggio non di caciocavallo o di pomodoro biologico, ma del

brevissimo video con commento che abbiamo preparato per voi.

 

Commenta su Facebook
,
6 comments on “IL MERCATINO DEL CONTADINO INGOIATO DAL “MOSTRO”?
  1. Caro Giuseppe apprezzo il tuo tentativo di predica nel deserto. Come vedi dal mercato non sono scomparsi solo i contadini che non mi sembra fossero locali, ma anche i cittadini, in primis, che ormai accettano senza fiatare tutte le "minchiate" dette o fatte da chi dovrebbe amministrare nel nostro interesse, ed infine ma non ultimi per perseverante latitanza i "rappresentanti del popolo", quelli cioè che sono venuti nelle nostre case a chiederci i voti e che a breve avranno la faccia tosta di tornare per tentare di riprenderci per il culo. Intanto, mentre nessuno ci avvisa di quello che succede, ne dei motivi degli accadimenti, il canile municipale è in disarmo prima della sua apertura, il mercato ittico non decolla e della biblioteca multimediale non c'è notizia (altre cattedrali nel deserto?) e non c'è traccia del popolo, di chi lo amministra, e di chi dice di volersi sostituire agli amministratori. Oltre alle cattedrali è il deserto che avanza.

  2. Secondo un mio personale parere i contadini si sono auto distrutti per via dei prezzi non proprio abbordabili,ovviamente per mancanza degli organi istituzionali nel controllare tutto cio.nel commercio purtroppo vige ancora la legge del piu forte ovvero se il fruttivendolo X per intenderci acquista una pedana di cassette di uva con 6 kg a 3 euro e la rivende a 5 uero e al mercato del contadino magari la stessa o quasi la stessa la devo comprare a 2 al kilo e ovvio che non vado piu al mercato del contadino tutto cio ha effetto boomerang et voila' il fallimento e dietro l'angolo,ora di chi e' la colpa del contadino o di chi poteva e doveva controllare?

  3. Joe, sei fuori strada, non è questione di prezzi, per farti un esempio c'era un vivaista che faceva ottimi affari, un produttore di formaggi che arrivava puntualmente, i prezzi erano determinati dal fatto che alcuni dichiaravano di produrre in maniera biologica. Io sono stato un assiduo frequentatore del mercato dove acquistavo anche qualche prodotto che non trovo sulla piazza. In ogni caso è strano che si sostenga che nel territorio ci siano più di cento aziende agricole e che al mercato siano venuti quelli che vendono prodotti più cari di quelli venduti dai commercianti locali, non ti sembra strano?. Per finire, il mercato ( che è costato 200.000 euro) è nato per soddisfare le esigenze dei produttori. Dove sono?

  4. In compenso la sera la Piazza Titì Consiglio si riempie di gente. Alla gente piace il frastuono e il chiasso notturno, che il cibo biologico prodotto nel silenzio dei campi, intervallato talvolta, dal cinguettìo degli uccellini. Si può proporre ai contadini di esporre le loro mercanzie la notte, durante il fine settimana. Hai visto mai…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *