TOTÒ CUFFARO A TERRASINI COL SUO LIBRO

 

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Apprendiamo da un Comunicato Stampa dell’Associazione culturale di Terrasini “Così, per … passione!”, che l’ex governatore della Sicilia sarà fra Cinisi e Terrasini (“Villa Adriana Golden Park”) LUNEDÌ 27 GIUGNO per presentare il suo libro autobiografico: “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re”.

invito cuffarorNe parlano Margherita Cipriano, Martina Consiglio, Cetti Salamone, Filippo Tocco (…il libro visto dai lettori) e lo stesso Totò Cuffaro (…il libro visto dall’Autore).
Introducono: Adalberto Magnelli e Ino Cardinale, rispettivamente Presidente e Direttore artistico della Associazione culturale “Così, per… passione!”, organizzatrice dell’evento.
«L’Associazione riprende dopo mesi la sua attività di animazione culturale e sociale “esterna”. E lo fa con un evento “speciale” in vista di “Avvenire… per passione! Festa” che si terrà a Terrasini dal 3 al 10 luglio prossimo, soffermandoci su “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re”, libro autobiografico in cui in attesa di uscire dal carcere, il 16 dicembre scorso, l’ex Presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, si racconta.

Tanto il libro (che inaugura la collana di libri dal carcere “Il paese senza cielo” e che ha ogni capitolo preceduto da riflessioni su opere di grandi scrittori, da Sant’Agostino a Thomas Eliot) quanto l’evento di presentazione, sono idealmente, e non senza significato, collegati al tema, o filo conduttore, della Festa, ovvero le “Opere di misericordia”, sia spirituali che corporali; nello specifico, l’iniziativa anticipa le considerazioni e gli approfondimenti che scaturiscono dall’Opera “Visitare i carcerati”.

Significativa è pure la data in cui esso avviene: alla vigilia della partenza dell’Autore per il Burundi, dove, presso l’ospedale che lui stesso ha fatto costruire, andrà come volontario medico. Basti ricordare l’acrostico della parola “Misericordia” creato dal gesuita Matteo Ricci in Cina, nel quale il «catalogo delle virtù», articolato sulle dodici lettere che la compongono inizia con “Missionarietà”.

Come in altre precedenti, sperimentate occasioni in cui si sono preferite le caratteristiche di semplicità e di coinvolgimento dal “basso”, senza ricorrere a critici e recensori di professione o a illustri personalità del circuito mediatico, l’evento, più semplicemente, vede impegnati quattro componenti della Associazione (il libro… visto dai lettori) e, per converso, l’autore (il libro… visto da lui stesso)».

totò«Cinque anni di galera non sono né pochi né facili da affrontare e superare, oggi posso dire di avercela fatta, ma vi assicuro, mi è costato tanto. Ho lottato contro i duri fortilizi del carcere e contro gli assurdi rancori di certa parte della politica e non solo di essa, che non hanno mai smesso di insidiare il mio corpo e la mia mente.
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Oggi posso dire: ho vinto! Non era scontato che ci riuscissi. Voglio dirvi che in questa vittoria, tanto importante per me e la mia famiglia, c’è il contributo di voi che leggendo i miei libri mi siete vicini e mi avete fatto sentire utile ai miei compagni detenuti. Le cose che ho scritto non sono fuori di me e neppure diverse e sono servite a resistere: in carcere scrivere mi ha fatto vivere».

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