SALVO GALATI, UN “SOCIAL INFLUENCER” DE NOANTRI

 

C’è qualcuno che, tra i clic di Facebook, è giunto là dove schiere di spiriti hanno fallito. Quasi una missione laica la sua.

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di Giulia Randazzo

 

 

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Lo conosciamo tutti ormai: è Salvo Galati. È lui e solo lui che al mattino ha già percorso tutto il paese  (a volte, valicando i … confini territoriali verso vie cinisensi), collezionando foto di donne abbarbicate alle persiane, di assessori col rastrello in mano, di amici mentre mangiano il gelato o insieme prendono il caffè. E con le foto e le parole raccoglie e ammonticchia likes, commenti, condivisioni, insomma tutto ciò che fa di lui un vero social influencer.

Come lasciarci allora sfuggire l’occasione di carpire il segreto del nostro Amico? Non saranno migliaia le visualizzazioni ottenute e, certamente, non è corretto definire i suoi 1703 “salute”  dei veri e propri fan, ma è così che vogliamo definirlo: un Social Influencer de noantri. E così gli abbiamo chiesto un incontro questa volta non virtuale, ma in carne ed ossa.

Salvo svelaci come fai ad ottenere questi ampi consensi social scrivendo quelli che in fondo sono pensieri semplici, così come il linguaggio impiegato? (sornione e guardingo, sorseggia un grappino mentre il suo telefono non smette di suonare: nel giro di qualche minuto ha ricevuto due inviti a sfincionate, un ballo in maschera, una tombolata di beneficenza e l’invito per l’esclusiva serata al MET GALA).

«Non credo di fare nulla di speciale, ma ho realizzato che molte persone  passano del tempo su Fb perché sole oppure perché curiose delle vite degli altri. Non tutti, poi, gradiscono argomenti spiacevoli, preferendo tematiche gioiose ed esaltanti. Quello che scrivo, utilizzando un lessico adeguato ai miei amici “virtuali”,  dall’avvocato alla casalinga all’idraulico, sono spunti di riflessione che potrebbero apparire gratuiti o superficiali, ma  –ammette –  possiedo uno scopo, che non è facile comprendere se ci si ferma all’apparenza».

Confermo: si potrebbe pensare che ti muove il gusto di pavoneggiarti fra altolocate amiciziegalati 4 (ricordiamo le foto con l’ex sindaco Massimo Cucinella) oppure per dimostrare che ciò che dici tu ha un seguito ed una conseguenza nella realtà (ci riferiamo alle innumerevoli volte in cui, in seguito ad una tua segnalazione, il guasto o il disservizio veniva prontamente risolto). Qual è allora il tuo obiettivo?

«Avendo la possibilità di essere letto da più utenti possibili e tenendo conto della loro capacità di interpretazione del messaggio, mi sono detto: perchè non affrontare, giorno dopo giorno, gli argomenti di cui un tempo si discuteva al bar con gli amici, utilizzando questa volta la piattaforma multimediale? Oggi posso parlare della necessità di prendersi una sosta nella vita frenetica di ogni giorno, domani pubblicherò la foto di un cittadino celebre oppure della casalinga, con il solo scopo di ricordare a tutti che viviamo in una comunità in cui ognuno contribuisce a suo modo, con il lavoro o con l’impegno sociale. E in essa, dovremmo tutti venirci incontro ed aiutarci, accantonando antagonismi, anzi cercando uno scopo comune. Con i miei post quotidiani, inoltre, offro la possibilità a tutti di esprimere una opinione su fatti che riguardano la nostra cittadina, perché Facebook è lo strumento ideale per arrivare a tutti indistintamente e nello stesso momento».

Ultimamente, il topic più cliccato era quello riguardante il periodo elettorale appena concluso: non hai mai nascosto il tuo sostegno al candidato Cucinella e forse tu, più del suo dannoso social manager, hai condotto con genuinità una campagna a suo favore che lo ha reso agli occhi degli elettori,  se non più forte rispetto agli avversari, quantomeno più umano, al contrario dei cartelloni pubblicitari ostentati. Di’ la verità: lo hai votato per amicizia o per doti politiche?

 «Non lo nascondo: ha giocato un ruolo determinante l’amicizia che ci lega da anni. Non che abbia fatto clamorosi errori politici, ma durante il suo mandato non ha tenuto in considerazione ciò che io definisco effimero ma essenziale».

Spiegaci meglio, Salvo

«Il così detto biglietto da visita, l’apparenza, il superficiale che però, se non viene curato, si trasforma in sciatteria, squallore, abbandono. Ho rimproverato al mio amico ex sindaco di non essersi curato delle esigenze dei cittadini, che gridavano a gran voce la riparazione delle strade, la pulizia del litorale e non solo, anche il rispetto delle norme in Piazza Duomo. In fondo, bastava davvero poco. Così, ho iniziato a stimolarlo, non ad elogiarlo come molti avranno pensato,  pubblicando foto e post sui disservizi ed ottenendone la riparazione quasi immediata, con l’auspicio di svegliarlo da quel torpore che, forse, ha determinato la sua sconfitta».

Una caratteristica della sua pagina personale è, inoltre, l’immancabile saluto mattutino. Un “Buongiorno a tutti” cui segue una pioggia di saluti ossequiosi e variopinti, un coro che spazia dal “buondì” all’ammiccante “aspettavo il tuo saluto per cominciare la giornata” o ancora la signora che neanche tanto velatamente ammette: Mi fai soffrire quando non scrivi!. Altro che George Clooney, qui siamo a livelli impareggiabili di gigioneria! Dagli uomini, invece, parte un virtuale “Ave Cesare! Morituri te salutant” detto dai gladiatori social al grande Imperatore Galati!

mi fai soffrire

A tal proposito, grazie all’immenso consenso che ottieni sul web non ti ha sfiorato l’idea di candidarti anche tu alle elezioni?

(Ride) «Avrei fatto il botto! Sarei stato certamente nella rosa dei 16, ma una volta scalata la vetta e seduto in Consiglio avrei perso la mia libertà, quella di alzarmi al mattino e parlare con chi voglio di ciò che più mi aggrada, senza le incombenze che tale ruolo richiede, comprese “giacchette tirate”. E io voglio essere libero!».

Grazie Salvo e buon proseguimento.

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