QUANDO CAPIREMO CHE COSÌ NON NE USCIAMO?

E soprattutto, chi deve farcelo capire?

Questa mattina, domenica 26 giugno, ore 09:45. Via Perez, angolo Piazza Duomo.

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Ore 10:00, Statale 113, accanto al CCR (Centro Comunale raccolta) chiuso la domenica mattina.

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La domenica, così come codificato nella vecchia Ordinanza sindacale, gli operatori ecologici riposano. E ci pare anche giusto. Ma esiste la turnazione. È vero, non ci sono soldi … Ma l’Ordinanza è chiara: NON SI CONFERISCONO RIFIUTI NELLE GIORNATE DI SABATO SERA E DURANTE LE DOMENICHE.

Non sappiamo, nè interessa sapere, chi siano gli autori dell’immondo accumulo (fra l’altro “indifferenziato”, così come noi lo abbiamo visto e fotografato), ma una cosa è certa: quella Ordinanza del precedente sindaco va rivista in relazione al Centro storico dove insistono numerose attività di ristorazione, bar ecc. Va rivista anche in riferimento a tutte le altre attività di ristorazione sparse per il paese che il sabato notte non potrebbero nè dovrebbero conferire all’esterno.

Gli esercenti dovrebbero forse tenere i rifiuti del sabato all’interno dei loro esercizi per tutta la domenica e fino a notte? é pensabile questo? è accettabile?

Questa mattina alcuni visitatori (italiani e stranieri) erano già in giro per Terrasini e abbiamo sperato che non passassero da lì. Per fortuna, nel frattempo, sono arrivati (volontariamente e, probabilmente, senza straordinario pagato) gli operatori ecologici chiamati dall’amministrazione … dai vigili, che stavano svolgendo le indagini sul posto). E facevamo questa semplice considerazione: nessuna amministrazione, la più rivoluzionaria, la più efficiente, la più trasparente, la più moderna, la più attrezzata riuscirebbe a far qualcosa di serio e concreto senza il coinvolgimento consapevole dei cittadini, di tutti, nessuno escluso. Ciascuno faccia la propria parte, dunque.

Lungi da noi pensare che ci si debba munire tutti di ramazza e paletta. Non si risolvono così i problemi. Il punto è un altro: pensiamo anche che la nuova amministrazione (che è amministrazione di tutti) debba produrre il massimo sforzo non soltanto nella direzione di atti concreti e precisi, ma anche in una poderosa azione “rieducativa”, corale ed emotiva, contando su un maggiore coinvolgimento della scuola, sul Consiglio comunale, sulle associazioni culturali e i movimenti.

Insomma, un’ampia azione culturale che, al di là delle Ordinanze, ci salvi.

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3 comments on “QUANDO CAPIREMO CHE COSÌ NON NE USCIAMO?
  1. Intanto è fondamentale individuare e sanzionare i responsabili (punirne uno per educarne cento). Poi che si vada nelle scuole e si metta qualche manifesto efficace rivolto alla cittadinanza. Se infine per gli esercizi commerciali aperti ai turisti il sabato sera si voglia avere un occhio di riguardo con un sovrapprezzo sarebbe utile. Se pagassero lo straordinario dei netturbini la domenica mattina sibpotrebbe ricorrere ai lavoratori interinali.

  2. Chi dovrebbe capire, chi non capisce? Ma veramente pensi che gente così possa capire all'improvviso quello che fino ad ora non ha capito e che nessuno ha intenzione di fargli capire?

  3. Caro Giacomo, non all’improvviso ma, come scriviamo nell’articolo, attraverso una lenta e “poderosa azione rieducativa, corale ed emotiva, contando sulla scuola, sul Consiglio comunale, sulle associazioni culturali e i movimenti”. E ora aggiungiamo, accompagnando il tutto con esemplari azioni “punitive” da parte delle istituzioni preposte.

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