Mamma, l’inciucio!

 

Il giorno dopo l’elezione di VIRGINIA FERRIGNO a presidente del consiglio comunale, l’opposizione grida all’“inciucio”. Sotto accusa i consiglieri del gruppo Giannettino e soprattutto la grillina Deak. Suo infatti il voto decisivo.

consiglio comunale

L’inciucio (o presunto tale) è come la svista arbitrale in una partita di calcio. Niente ci fa se è a proprio favore, apriti cielo se lo si subisce.

L’elezione del presidente del consiglio comunale di Terrasini – secondo l’opposizione – sarebbe stata viziata da un inciucio (o presunto tale).

Virginia Ferrigno (oggi ribattezzata da uno che scriveva sul glorioso Gran Rifiuto “la Lady di Ferrigno”), quindi, avrebbe conquistato la poltrona più ambita grazie all’accordo politico più antico del mondo. E tra i protagonisti dell’inciucio (o presunto tale), insieme ai tre quarti del gruppo facente riferimento a Antonio Giannettino, ci sarebbe nientepopodimeno che la neo consigliera del Movimento 5 Stelle Eva Deak. Suo il nono voto utile all’elezione di “Lady di Ferrigno” che si è andato a sommare ai cinque della coalizione Maniaci e ai tre della coalizione Giannettino (franco tiratore Grazia Ventimiglia).

Roba da fare rivoltare nella tomba Gianroberto Casaleggio, roba che se lo sapesse il guru Beppe Grillo la caccerebbe via senza nemmeno passare dalle consultazioni in rete. Ed è proprio dalla rete che arriva lo sfogo dei consiglieri di opposizione.

Sfogo che due in particolare, Dario Giliberti e l’ex presidente Giuseppe Caponetti, affidano alle pagine di Facebook. Gridano allo scandalo, sdegnati da quell’accordo politico più antico del mondo. Sembrerebbe quasi che i due, non certo novizi della politica, non ne abbiano mai visto uno in tutta la loro carriera.

«E inciucio fu!», scrive a caldo Dario Giliberti, rivolgendosi «ai moralisti e moralizzatori puri e coerenti del M5S». A mente serena, poi, corregge il tiro passando da “inciucio” a un “accordo tra Gruppo Maniaci-PD- 5 Stelle e Gruppo Giannettino” e augurando buon lavoro alla Ferrigno e al suo vice Filippo Tocco.

«Il nono voto per eleggere il presidente è stato dato dal consigliere 5 stelle … il tutto come si dice sottobanco, viva la democrazia», scrive invece senza tanti giri di parole il consigliere Giuseppe Caponetti.

Certo che per il Movimento 5 Stelle di Terrasini non sarà stato facile incassare, a prima uscita, accuse di inciuci e accordi sottobanco. Proprio loro che hanno sempre condannato in maniera veemente gli “strumenti” in uso alla vecchia politica. Un impatto per niente morbido con la dura realtà della politica all’interno delle istituzioni, un tantino differente da quella tutta rosa e fiori della “strada”. In aula, quando si ha a che fare con la politica vera, basta un nonnulla per distruggere in un attimo l’immagine (o presunta tale) che ci si è costruiti in un lustro.

spoglio consiglioA prendere le difese della sua compagna di partito, pardon di Movimento, il primo dei non eletti della lista M5S, Antonio Palazzolo, uno con alle spalle un bagaglio politico che va oltre i meet up. «Lei ha scelto da sola», precisa Palazzolo rispondendo in un post in cui si fa riferimento al presunto inciucio.

Non si può assolutamente escludere che ciò che scrive Palazzolo corrisponda al vero. È molto probabile, infatti, che la scelta della consigliera Deak sia davvero frutto della propria libertà di pensiero e di azione, senza alcuna pressione, accordo sottobanco o inciucio. Allora, se così davvero fosse, la scelta della Deak non potrebbe che essere apprezzata. Un voto libero è libero sempre, non solo quando va contro qualcosa o qualcuno. Solo che la Deak ha forse scelto – vuoi per bonaria ingenuità politica, vuoi per inesperienza – il contesto più spinoso e, soprattutto, il modo per mettere in risalto la propria libertà di voto.

L’elezione del presidente del consiglio comunale, infatti, ha un valore soprattutto politico e un voto così “pesante” va comunque motivato, anche nel caso in cui, la scelta sulla Ferrigno, fosse stata dettata dal solo fatto di essere donna. Perché contribuire con il proprio voto determinante a esprimere la presidenza del consiglio senza addurre alcuna spiegazione politica, procura irrimediabilmente l’accusa di inciucio.

E l’inciucio, si sa, logora chi non lo fa.

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4 comments on “Mamma, l’inciucio!
  1. Ancora i Consiglieri non conoscono Eva. O forse hanno capito bene con chi hanno a che fare e cercano di strumentalizzare il voto di ieri facendo sospettare che la massima novità di questa Amministrazione, sia addirittura fattibile di inciucio. Le solite, basse, insinuazioni, che nella Persona di Eva, lasciano il tempo che trovano. Forse è proprio questo che preoccupa qualcuno. Eva, per chi la conosce bene, è una persona libera, Le sue scelte non saranno mai il risultato di un inciucio.

  2. Questo Consiglio Comunale è caratterizzato dalla presenza di molte Signore. Ed il Presidente dello stesso Consiglio è una donna, per la prima volta. Sono molto contenta di questo, perchè, in quanto donna, so che siamo molto determinate e, spesso capaci di sconvolgere tutte le previsioni, creando nuovi assetti politici. Non a caso il massimo esponente dell'Europa è una donna e forse lo sarà anche degli Stati UNiti. Un augurio, da parte mia a tutte. Sono certa che lavoreranno per l'interesse del paese in modo serio e in piena libertà di coscienza.

  3. Dopo quello che ho subito in questo comune mi viene difficile anche a credere alle giuste persone che lavoreranno con coscienza per il bene del nostro paese .Se qualcuno mi vuole contattare, compreso il Sindaco, per poter fargli capire come sono stato trattato ingiustamente sono a vostra disposizione.

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