SCUOLA E “FESTA DELL’ALBERO”: INIZIATIVA PIÙ CHE LODEVOLE, MA …!

Creazione di Benny Giambona

L’albero nei nostri pensieri (ideazione di B. Giambona)

 

Nella nostra Cittadina dove gli alberi, senza troppi preamboli, vengono spesso estirpati e uccisi financo da chi ci governa, la Scuola risponde sollecitando il rispetto della natura e dell’ambiente. Si spera che le nuove generazioni seguano l’esempio più giusto.

 

L’OPINIONE di
Franco Cascio

 

La Scuola si conferma quale luogo di educazione delle nuove generazioni. Tra i suoi compiti, quello di formare nei più piccoli una solida coscienza civica ambientale in grado di accompagnarli nel corso della loro crescita.
È in quest’ottica che si inserisce l’iniziativa della Scuola Primaria del plesso staccato “Padre Cataldo” che il 22 novembre prossimo celebrerà la “Festa dell’albero” . Il particolare appuntamento educativo ha lo scopo -come bene si legge nel comunicato- di «sensibilizzare le giovani generazioni alla gestione e alla conservazione degli spazi verdi …».

L’evento scolastico, però, a riflettersi bene, suona quasi come una beffa se si pensa all’evidente contraddizione che riguarda Terrasini proprio su concetti quali il rispetto della natura e degli spazi verdi: da un lato ci sono le Istituzioni scolastiche che danno vita a iniziative in nome della tutela dell’ambiente e dedicate all’albero, simbolo di vita e di prosperità; dall’altro, invece, le altre istituzioni, quelle rappresentate da coloro i quali, come gli attuali, governano il paese, responsabili dell’estirpazione dei ficus di Piazza Duomo, forse il più grave scempio subito da Terrasini dal dopoguerra. ficus

Un vero e proprio crimine ambientale, totalmente ingiustificato, assolutamente fuori da ogni logica, senza contare il pessimo messaggio per le nuove generazioni.

Proprio per questi motivi, oggi bisogna prendere atto dell’impegno della Scuola che tenta di porre riparo con iniziative volte a trasmettere la cultura del rispetto dell’ambiente e della natura.

Che confusione per queste nuove generazioni di terrasinesi!
A chi dovranno dare retta? Ai loro docenti che li invitano a «piantare un albero … gesto d’amore verso il prossimo e di fiducia nel futuro»? o a coloro i quali, governanti in testa, gli alberi li hanno invece sradicati e in parte uccisi con assoluto disprezzo?
Ma un momento: sradicati solo gli alberi?

E la storia? e il futuro?

 

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